22 ottobre

Oggi, ma nel 1895, a Parigi, nella stazione ferroviaria di Montparnasse, alle 16, deragliava il treno espresso 56 proveniente da Granville, nel dipartimento della Manica, con 131 passeggeri a bordo, condotto dal macchinista Guillaume Marie Pellerin della Compagnie des chemins de fer de l’Ouest, per guasto al freno pneumatico del modello Westinghouse. A causa della massima velocità, 40 chilometri all’ora, avallata dal capotreno Albert Mariette per tentare di recuperare il ritardo accumulato nel tragitto, la locomotiva 721 di tipo 120 usciva dalla vetrata dello scalo, restando appesa su rue de Rennes al primo dei tre vagoni per bagagli. La sciagura uccideva solo Marie-Augustine Aiguillard, di 39 anni, che sostituiva il marito nel chiosco di vendita dei giornali situato nell’adiacente place de Rennes.
La malcapitata, madre di due figli, di 5 e di 9 anni, periva perché centrata da un pezzo di muraglione franato dalla facciata dell’edificio. Per rimuovere la motrice, da 50 tonnellate, serviranno quattro giorni, fino al 25 ottobre successivo. Ciò comporterà un notevole via vai di curiosi provenienti non solo dalla Francia. E le inusuali immagini del treno in bilico (nella foto, particolare) faranno il giro del mondo. Il traffico sul boulevard di Montparnasse verrà ripristinato il 28 ottobre. Il già citato Pellerin ed il suo aiutante Victor Garnier verranno condannati solo a due mesi di prigione ciascuno, per via di una serie di attenuanti. La scena, immortalata anche da illustratori dei giornali non solo transalpini, come Achille Beltrame sulla copertina della “Domenica del Corriere”, supplemento del quotidiano milanese “Corriere della Sera”, entrerà nell’immaginario collettivo.
Nel tempo verrà ripresa anche nelle stampe per arredamento. Nel 2011 verrà richiamata, come snodo nevralgico, anche nella fase d’apertura della pellicola per il grande schermo, in 3D, “Hugo Cabret”, di Martin Scorsese. Nonostante il lavoro - che nel 2012 sarà pluripremiato col Golden globe quale migliore regista e con cinque statuette Oscar - del cineasta statunitense con cittadinanza italiana - in quanto marito, dall’80 all’82, dell’attrice Isabella Rossellini - sarà poi ambientato sempre nella stazione ferroviaria parigina di Montparnasse, ma nel 1931. Come da sceneggiatura tratta dal libro “La straordinaria invenzione di Hugo Cabret”, dell’illustratore americano Brian Selznick, pubblicato nel Belpaese da Mondadori, di Milano, nel 2007.