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23 ottobre

Oggi, ma nel 1456, a Ilok, in Croazia, moriva Giovanni da Capestrano, in provincia dell’Aquila, dove era nato nel 1386, appartenente all’Ordine dei frati minori osservanti ovvero i francescani. Futuro santo guerriero, il 16 ottobre 1690, a Roma, verrà canonizzato da Papa Alessandro VIII, dopo essere stato beatificato, sempre nell’Urbe, il 19 dicembre 1650, dal pontefice Innocenzo X.

Giovanni da Capestrano era stato, nella prima parte della sua articolata esistenza, un giurista di chiara fama laureato in diritto civile e diritto canonico nell’università di Perugia, quindi era stato capitano del popolo sempre nel capoluogo umbro, fino all’arrivo della famiglia Malatesta che aveva occupato la città, imprigionato, aveva ripudiato la moglie e si era convertito al cattolicesimo nel convento perugino di San Francesco del Monte, conosciuto come Monteripido, fondato dal beato Egidio, terzo compagno di Francesco d’Assisi, nel 1229. In quel luogo, insieme a San Bernardino da Siena, del quale era stato discepolo e che aveva difeso come legale dall’accusa di eresia, aveva cominciato il suo percorso religioso e svolto il noviziato. Giovanni da Capestrano era stato creato inquisitore, da Papa Martino V, per seguire l'estinzione della setta dei Fraticelli. Il pontefice Nicolò V lo aveva voluto nel ruolo d’inquisitore generale d'Italia contro gli ebrei e i saraceni.

Nel concilio fiorentino, del 4 febbraio 1442, sotto Papa Eugenio IV, aveva ricondotto gli armeni alla Chiesa romana. Su volere dell'imperatore Federico III d’Asburgo, re dei romani dal 19 marzo 1452, era stato inviato come nunzio apostolico in Germania, per convertire gli eretici quali: ussiti, adamiti, taboriti. Ma la sua attività di predicatore di gran fede, di abile diplomatico, di astuto stratega militare, era ricordata soprattutto per l’intervento, che verrà ritenuto decisivo, nella battaglia di Belgrado (nella foto, particolare dello storico scontro armato in un dipinto ungherese, del XIX secolo, verosimilmente attribuito allo scultore Janos Fadrusz di Bratislava, con Giovanni da Capestrano, settantenne, ritratto al centro della mischia bellica, mentre guidava i crociati brandendo spada e crocifisso), del 4-22 luglio 1456. Feroce scontro che aveva visto fronteggiarsi i turchi e gli ungheresi, con esito finale favorevole a questi ultimi.

Giovanni da Capestrano era stato, su incarico del successore di San Pietro Callisto III, il consigliere particolare di Giovanni Hunyadi di Transilvania, reggente del regno d’Ungheria, che affrontava gli ottomani da 20 anni con la sua armata in una vera e propria guerra santa contro gli infedeli condotti da Maometto II. Il corpo di Giovanni da Capestrano, che passava a miglior vita 3 mesi dopo l’assedio della capitale serba, verrà seppellito nella chiesa di Ilok, terminata nel 1349 e consacrata a Maria madre di Dio, dove la presenza francescana era accertata dal 1343, che nel 1700 verrà dedicata proprio alla memoria dell’illustre religioso abruzzese.