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25 agosto

Oggi, ma nel 1995, in tutta Italia, veniva pubblicato il singolo “Certe notti” di Luciano Ligabue, brano estratto dall’album “Buon compleanno Elvis”, il quinto in studio, in uscita il 21 settembre successivo, che sarà il primo disco interamente registrato senza il supporto dei Clan Destino, la storica band che aveva accompagnato il rocker di Correggio (nella foto, particolare, durante una esibizione) fin dall’esordio, avvenuto con l’album “Ligabue”, del 1990.

La canzone del bar Mario, il locale di San Martino in Rio di proprietà di Mario Zanni citato con la frase «ci vediamo da Mario, prima o poi», sarà quella di maggiore successo dell’artista emiliano. “Certe notti” vincerà la Targa Tenco 1996, assegnata dal Club Tenco dal 1984, quale miglior successo dell’anno 1995. Anno che, musicalmente parlando, era costellato di grandi calibri degli anni Novanta come “Con te partirò”, di Andrea Bocelli; “Me and you”, di Alessia Aquilani “Alexia”; “Destinazione Paradiso”, di Gianluca Grignani; “Meravigliosa creatura”, di Gianna Nannini; “Come Saprei”, di Giorgia Todrani “Giorgia”; “Bum Bum”, di Irene Grandi; “Gente come noi”, di Ivana Spagna; “L’ombelico del mondo”, di Lorenzo Cherubini “Jovanotti”; “Le ragazze”, dei Neri per caso, ovvero Ciro Caravano, Massimo De Divitiis, Mario Crescenzo, Domenico Caravano, Diego Caravano, Gonzalo Caravano; “Tieni il tempo”, degli 883, duo composto da Max Pezzali e Mauro Repetto; “Io per lei”, di Pino Daniele; “The colour inside”, dei Ti.Pi.Cal, ossia formazione annoverante Daniele Tignino, Riccardo Piparo e Vincenzo Callea; “Per colpa di chi”, di Adelmo Fornaciari “Zucchero”.

“Certe notti” arrivava dopo il singolo “Cerca nel cuore”, del 1994, e verrà seguito da “Seduto in riva al fosso”, di quello stesso 1995. Ligabue, classe 1960, quando non era ancora stato baciato dal successo, andava al bar Mario, generalmente dopo mezzanotte, insieme ai componenti del suo gruppo musicale di allora, gli Orazero, dopo aver provato nella ex stalla di Limbiate.

Come racconterà lo stesso Ligabue, Mario rifocillava tutti e poi, alle 2 di notte, dopo aver passato lo straccio sul pavimento, mandava tutti a dormire. Era diventato un rituale. Dopo l’arrivo della celebrità per “Liga”, il locale verrà preso come punto di riferimento dai fedelissimi. Il personaggio di Mario Zanni sarà anche presente nel primo film diretto da Ligabue, all’esordio come regista, “Radiofreccia”, del 1998, verrà ribattezzato Adolfo, e sarà interpretato da Francesco Guccini.