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28 Febbraio

Oggi, ma nel 1950, a Roma, il Sifar, ovvero il Servizio informazioni delle forze armate, il servizio segreto militare, diretto dal generale Giovanni Carlo Re, compilava il dossier, di 137 pagine, sull’apparato paramilitare del Pci. Entità clandestina, nata nel 1945, che verrà sciolta, verosimilmente, nel 1974, a capo della quale sarebbero stati 4 uomini. Si sarebbe trattato di: Luigi Longo, deputato del Partito comunista italiano; Sandro Pertini, senatore del Partito socialista italiano; Emilio Lussu, deputato del Gruppo democratico di sinistra, quale esponente del Partito d'azione; Ettore Troilo (nella foto, a sinistra, insieme a Lussu), abruzzese di Torricella Peligna, in provincia di Chieti, classe 1898, già comandante della Brigata Majella, nonché ex prefetto di Milano dopo la Liberazione. Per gli aspetti militari i responsabili sarebbero stati i comunisti Arrigo Boldrini, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d'Italia, ed Ilio Barontini, senatore del Pci. I due sarebbero stati affiancati da: Gisella Floreanini, deputata del Pci; Francesco Fausto Nitti, tra i fondatori del movimento Giustizia e libertà dei fratelli Carlo e Nello Rosselli; Mario Roveda, generale della riserva e deputato del Psi. L’apparato sarebbe stato suddiviso in due livelli: uno palese, forte di 50mila uomini, ed uno occulto, con all'attivo 77mila. La nascita era da far risalire alla direttiva del Partito comunista dell'Unione Sovietica sulla conservazione delle armi utilizzate durante la guerra partigiana, da tenere come eventuale arsenale in caso di attacco da parte di forze anti comuniste. I documenti prodotti dal Sifar e inclusi nel dossier attestavano come l'organizzazione paramilitare fosse stata mantenuta in vita anche dopo le elezioni del 1948 e come fosse parte integrante del Pci e quindi subordinata alla sua autorità politica nell'azione di stampo militare. Nel documento prodotto dal Sifar venivano riportati anche: gli obiettivi da colpire; la dislocazione delle forze in campo, con dettagli regione per regione; le strutture d'appoggio. L'ufficializzazione effettuata dal Sifar creava scompiglio nel Belpaese, anche alla luce dei vari tentativi, tutti naufragati, per non trascinare l'Italia in una nuova guerra civile, compiuti dal ministro dell'Interno Mario Scelba, democristiano del governo presieduto dal Dc Alcide De Gasperi, di collocare fuori legge il Pci.

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