28 novembre

Oggi, ma nel 1980, a Milano, all’altezza del civico 12 di via Pietro Orseolo, dove abitava, il gruppo di fuoco brigatista della colonna milanese “Walter Alasia”, capeggiato da Pasqua Aurora Betti, in disaccordo con il coordinamento nazionale, assassinava con quattro colpi di pistola l’ingegnere Manfredo Mazzanti, di 54 anni, dal ’76 direttore tecnico dello stabilimento di Sesto San Giovanni delle acciaierie Falck Unione, che il 13 luglio 1978 era stato insignito del titolo di commendatore al merito della Repubblica italiana. Il commando delle Br meneghine (nella foto, particolare, la notizia del raid contro Mazzanti, nel pezzo a firma dell’inviato Clemente Granata riportato sulla prima pagina del quotidiano torinese “La Stampa” del 29 novembre 1980) si isolerà sempre più dal vertice centrale e verrà guidato da Pasqua Aurora Betti, che prenderà il posto di Mario Moretti, che sarà arrestato il 4 aprile 1981.
La Betti, romana di 33 anni, responsabile anche dell’esecuzione di Renato Briano, direttore del personale della Ercole Marelli della “Stalingrado d’Italia”, avvenuta il 12 novembre di quel 1980, verrà catturata il 26 dicembre 1981 e condannata all’ergastolo in via definitiva il 4 novembre 1986. Tra le sue imputazioni vi sarà anche il sequestro di Renzo Sandrucci, direttore della linea di produzione dell’Alfa Romeo, dal 3 giugno al 23 luglio 1981. Nel 2010, in occasione del 30° anniversario dall’agguato mortale, l’amministrazione municipale ambrosiana guidata dal primo cittadino Letizia Moratti porrà la lapide ricordo nel luogo dell’omicidio, a ridosso di Porta Magenta. Far fuori Mazzanti, originario di Santa Croce sull’Arno, in provincia di Pisa, rientrava nella campagna “contro i padroni”, con lo slogan «Lavorare meno, lavorare tutti» che, dopo quella “contro lo Stato”, si prefiggeva l’eliminazione di alcuni dirigenti di aziende di rilievo.
Destando enorme clamore mediatico anche fuori dai confini del Belpaese. Manager rappresentanti della proprietà che nel contesto produttivo non solo regionale erano stati reputati dagli esponenti dell’organizzazione terroristica di estrema sinistra col simbolo della stella a cinque punte come particolarmente attenti nel recepire le rivendicazioni riformiste pervenute nelle trattative con i delegati delle maestranze e con i rappresentanti interni delle sigle sindacali. Nel lancio pubblicato in questa rubrica quotidiana il 12 novembre 2024, in riferimento al delitto ai danni di Briano, la data della spedizione punitiva contro Mazzanti era stata erroneamente indicata nel giorno del 29 novembre invece che in quello del 28.
