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28 settembre

Oggi, ma nel 1971, in tutta Italia, usciva il singolo “Pensiero/A un minuto dall’amore” dei Pooh, per l’etichetta discografica CBS, che con il brano sul lato A, “Pensiero”, destinato a diventare un pezzo forte della formazione bolognese, bissava il successo, da vetta della classifica, già toccato con il 45 giri “Tanta voglia di lei/Tutto alle tre”, sempre prodotto da Giancarlo Lucariello, che era stato rilasciato il 28 aprile precedente. Anzi, con la canzone portante, "Tanta voglia di lei", il 26 agosto precedente, ad Asiago, in provincia di Vicenza, i Pooh avevano conquistato la seconda piazza nell’ottava edizione del Festivalbar, vinta dal greco Artemios “Demis” Roussos con “We shall dance”. “Pensiero”, con testo di Valerio Negrini, storico paroliere e batterista della band, e musica di Camillo “Roby” Facchinetti, solitamente alle tastiere, aveva un attacco forte: «Non restare chiuso qui, pensiero/Riempiti di sole e vai nel cielo/Cerca la sua casa e poi sul muro/Scrivi tutto ciò che sai, che è vero/Che è vero», riferito ad un ipotetico detenuto che amava la sua bella alla quale non poteva che inviare il suo pensiero, essendo rinchiuso in cella.

Ma, dati i tempi, caratterizzati dal terrorismo degli anni di piombo e prima ancora da quello separatista altoatesino, non aveva un riferimento ad un carcerato in particolare, come sottolineato da Facchinetti in diverse occasioni, ma era soprattutto un inno alla libertà della mente e all'amore oltre le sbarre. Il tormentone, anche grazie al contrappunto dell’orchestra da 50 elementi, riportava nella hit 15 nazionale il gruppo (nella foto, particolare) composto in quel tempo, oltre che dai due elementi già menzionati, anche da Riccardo Fogli, basso e voce, e da Donato “Dodi” Battaglia, alla chitarra. Un rientro di popolarità dopo il successo avuto con il vinile “In silenzio/Piccola Katy”, pubblicato il 2 febbraio 1968, con Mario Goretti alla chitarra durante l’incisione della traccia sul b-side che, contrariamente alle aspettative, diverrà una pietra miliare del repertorio del gruppo che si scioglierà il 30 dicembre 2016 a Casalecchio di Reno, dopo aver superato il tetto dei 100 milioni di dischi venduti complessivamente. Il 31 dicembre di quel 1971, “Pensiero”, salita in classifica a inizio mese e rimasta per 30 giorni, chiuderà la classifica nazionale singoli '71 in ottava posizione, con “Tanta voglia di lei”, in seconda, dietro a “Pensieri e parole”, di Lucio Battisti.

E in quell’anno i grandi successi che davano filo da torcere ai Pooh erano, oltre a quelli già citati: “Amor mio”, di Anna Maria Mazzini “Mina”; “My sweet lord”, dell’ex Beatles George Harrison; “Love story”, del nizzardo Francis Lai; “Amore caro amore bello”, di Bruno Lauzi; “Un fiume amaro”, di Iva Zanicchi; “4/3/1943”, di Lucio Dalla; “Eppur mi son scordato di te”, del gruppo Formula 3, composto da Alberto Radius, Tony Cicco, Gabriele Lorenzi; “Vent’anni”, di Giovanni Calone ovvero “Massimo Ranieri”; “Chissà se va”, di Raffaella Pelloni “Carrà”.