3 GIUGNO

Oggi, ma nel 1944, veniva idealmente fondata, a Roma, la Confederazione generale italiana del lavoro, quale continuazione della preesistente realtà sindacale della Confederazione generale del lavoro, istituita a Milano, l’1 ottobre 1906, e sciolta forzatamente dal fascismo, il 4 gennaio 1927. La Cgil così come la Cgdil, aveva una componente interna legata al Partito comunista italiano e l’altra a quello socialista.
In realtà la genesi della rappresentanza dei lavoratori con il simbolo del quadrato rosso avrà luogo il 9 giugno di quel 1944, quale estrinsecazione della firma del Patto di Roma, che avverrà, sempre nello stesso giorno, da parte degli esponenti di spicco dei principali partiti del Belpaese. Giuseppe Di Vittorio, del Pci, Achille Grandi, della Democrazia cristiana, Emilio Canevari, della compagine socialista, decideranno di retrodatare al 3 giugno precedente l’atto in onore di Bruno Buozzi, ex segretario generale della Cgdil, che non potrà apporre la sua firma, pur avendo partecipato al lungo iter delle trattative, poiché fatto fuori dai nazisti.
Nella notte di quel 3 giugno ’44, mentre gli angloamericani si preparavano ad entrare nella Capitale, i tedeschi in fuga tentavano di trasferire i prigionieri politici dalle carceri di via Tasso a Verona, su due camion. Ma il giorno dopo, 4 giugno, nel pomeriggio, l’ufficiale anziano delle SS, Hans Kahrau, giustizierà i 14 detenuti, tra i quali proprio l’ex deputato del garofano, di 63 anni, in località La Storta. I malcapitati (nella foto, particolare, il cippo commemorativo, apposto sul luogo dell’eccidio), oltre il già menzionato Buozzi, erano: Gabor Adler, Eugenio Arrighi, Frejdrik Borian, Alfeo Brandimarte, Luigi Castellani, Vincenzo Conversi, Libero De Angelis, Edmondo Di Pillo, Pietro Dodi, Lino Eramo, Alberto Pennacchi, Enrico Sorrentino, Saverio Tunetti. Primo segretario della Cigl, verrà nominato Di Vittorio, che rimarrà in carica fino al 3 dicembre 1957, quando farà spazio al successore Agostino Novella.