3 GIUGNO

3 Giugno 2024

Oggi, ma nel 1979, in tutta Italia, il comparto tricolore dell'etichetta discografica Polydor, di Lipsia, pubblicava il singolo "Balla", del cantautore catanese Umberto Balsamo, di 37 anni. Il pezzo, che aveva nel b-side del vinile "Donna", era estratto dall'album omonimo. Veniva inciso con gli arrangiamenti di Gian Piero Reverberi.

Il brano (nella foto, particolare, il vinile con la copertina), il 31 dicembre successivo, chiuderà la classifica nazionale dei 45 giri nella posizione numero 43, dopo aver toccato, come massimo risultato, il quinto posto nella chart. Ma non per questo non potrà essere considerato un grande successo della musica leggera del Belpaese. E pensare che la stessa casa discografica aveva nutrito forti dubbi sull'uscita del disco ritenendo "Balla" non all'altezza. Soprattutto perché la base musicale, una sorta di tarantella, era considerata dai vertici della Polydor non al passo con i tempi. Quanto alle parole, l'incalzare sembrava un rap anzitempo.

Dopo aver dovuto insistere non poco, l’autore verrà ripagato dal gradimento degli ascoltatori, catturati proprio dall’inconsueto accostamento tra il ritmo da ballata tradizionale popolare e il raffinato testo sentimentale. Il risultato sarà il superamento del milione di copie vendute. Addirittura “Balla” verrà scelta come traccia per ottimizzare la versione remix e avere una seconda vita nelle discoteche. Balsamo, stabilitosi a Milano nel 1963, si era fatto strada soprattutto collaborando con altri artisti, come Orietta Berti, Iva Zanicchi, Milva, Mal, Peppino Di Capri, Domenico Modugno, I Ricchi e Poveri, e scrivendo per loro canzoni di pregio.