TODAY

3 MAGGIO

Oggi, ma nel 1908, a Milano, all’arena civica, battendo 0-1 la formazione casalinga, la Società ginnastica Pro Vercelli, fondata nel 1898, vinceva per la prima volta il campionato di calcio nazionale di prima categoria, ovvero la massima divisione, alla sua prima partecipazione in tale serie. L’anno precedente la compagine presieduta da Luigi Bozino aveva vinto il campionato di seconda categoria ed aveva quindi ottenuto la promozione. Quel 3 maggio 1908 decisivo era il colpo di testa di Annibale Visconti che beffava il portiere rossonero Mario De Simoni. Quest’ultimo era talmente forte tra i pali che verrà chiamato, dal commissario tecnico Umberto Meazza, il 15 maggio 1910, sempre nello stesso campo del capoluogo lombardo, ad indossare la divisa bianca, nella gara d’esordio della nazionale italiana, che avverrà contro la Francia, che verrà sconfitta 6-2.

Lo scudetto vero e proprio comparirà solo nel 1924 e lo appunterà per la prima volta sulle maglie il Genoa. La stesa squadra che dalla fondazione, nel 1898, al 1908, aveva già conquistato il titolo tricolore sei volte: nel 1898, nel 1899, nel 1900, nel 1902, nel 1903, nel 1904. Ed era per questo la società calcistica più temuta dello Stivale. A seguire vi era il Milan, che aveva incamerato tre volte il trofeo, nel 1901, nel 1906 e nel 1907. La Juventus di Torino aveva chiuso la stagione agonistica in prima piazza una sola volta, nel 1905. Il Pro Vercelli trionferà anche nel 1909, nel 1911, nel 1912, nel 1913, nel 1921, nel 1922. Questo considerando il periodo dal 1898 al 1929, ovvero l’anno dell’arrivo della serie A, secondo la  ripartizione utilizzata dalla Federazione italiana giuoco calcio per calcolare i risultati dell’attività del pallone ritenuta pionieristica nel Belpaese.

Tra titolari e riserve, la rosa campione d’Italia (nella foto, particolare) era composta da: Giovanni Innocenti, Giovanni Sassi, Angelo Binaschi, Vincenzo Celoria, Eugenio Salvaneschi, Giuseppe Servetto, Guido Ara, Pietro Leone, Giuseppe Milano, Marcello Bertinetti, Vincenzo Fresia, Felice Milano, Carlo Rampini, il già menzionato Visconti. Al rientro a Vercelli, la festa organizzata dall’amministrazione municipale, guidata dal sindaco Giuseppe Fortina, con tanto di esibizione della banda, non vedeva presenti Bertinetti e Rampini: sotto il Duomo meneghino avevano perso l'unico treno e dovranno arrangiarsi con mezzi di fortuna.