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30 maggio

30 Maggio 2025

Oggi, ma nel 1911, a Indianapolis, sul circuito ovale dell’Indianapolis motor speedway messo a punto solo due anni prima, dopo 200 giri, affrontati in 6 ore e 42 minuti, lo statunitense Ray Harroun, di Spartansburg, in Pennsylvania, classe 1879, alla guida di una Marmon Wasp, si aggiudicava la prima edizione della 500 miglia di automobilismo intascando il montepremi di 27.550 dollari. La gara (nella foto, particolare, il momento precedente alla partenza) diverrà tra le più spettacolari al mondo tra quelle riguardanti le macchine e sarà motivo d’ispirazione per libri e film. Oltretutto entrerà anche a far parte della Tripla corona, il riconoscimento non ufficiale che spetterà a chi riuscirà a trionfare in carriera ad Indy, alla 24 ore di Le Mans, in Francia, e al gran premio di Monaco di Montecarlo.

Nel primo cimento di Indianapolis Harroun utilizzava anche il primo specchietto retrovisore. Il Belpaese non schierava alcun driver, anche perché la maggior parte dei corridori era a stelle e strisce, ma l’Italia era comunque presente grazie ai tre fieri esemplari di vetture Fiat S61, in versione Grand prix, ma detta “Corsa”, a due posti con motore da 10 litri e 4 cilindri in linea di Edward Hearnet, di Caleb Bragg e di David Bruce-Brown. Bolidi torinesi a 4 marce e trazione posteriore in grado di raggiungere la velocità massima di 160 all’ora dei quali uno riusciva ad ottenere il terzo posto con il già menzionato Bruce-Brown al volante. Il primo ed unico asso tricolore in grado, il 31 maggio 1915, su Mercedes, di salire sul gradino più alto del podio sarà Raffaele “Ralph” De Palma: originario di Biccari, in provincia di Foggia, del 1882, emigrato negli Usa nel 1891 e poi sarà naturalizzato nel 1920.