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5 GIUGNO

Oggi, ma nel 1983, a Detroit, sul circuito cittadino, Michele Alboreto, su Tyrrell-Ford, era il primo pilota italiano ad aggiudicarsi il gran premio degli Stati uniti dell’est di Formula 1, giunto all’ultima edizione prima di essere soppresso. La gara era stata istituita nel 1976 ed era stata portata avanti proprio fino a quel 1983, con esclusione del 1981 quando non era stata disputata. Detto anche gran premio di Detroit, veniva affrontato su 60 giri, per 241,380 chilometri totali di distanza. Quel 5 giugno 1983 il percorso si presentava con 70 tombini coperti per l’occasione, dopo le polemiche sulla sicurezza dell’anno precedente. Il milanese Alboreto (nella foto, particolare, proprio sulla Tyrrell-Ford, in livrea verde Benetton, per le strade di Detroit trasformate in pista), classe 1956, aveva esordito nella massima divisione delle quattro ruote a motore, il 3 maggio 1981, sempre con la Tyrrell, a Imola, nel gran premio di San Marino, piazzandosi 17°.

In America Alboreto aveva già fatto suo il gran premio di Las Vegas, che era stato il suo primo trionfo in F1, il 25 settembre 1982, già su Tyrrell-Ford. In carriera trionferà altre 4 volte nella serie principe: nel gran premio del Belgio, a Zolder, il 29 aprile 1984, su Ferrari; nel gran premio del Canada, a Montreal, il 16 giugno 1985, su Ferrari; nel gran premio di Germania, al Nurburgring, il 4 agosto 1985, su Ferrari. In quel 1985 sfiorerà, arrivando secondo, anche il titolo mondiale, che andrà dal francese Alain Prost, su Mc Laren. Dopo la F1, lasciata nel gran premio di Monaco del 15 maggio 1994, a Montecarlo, su Minardi-Ford. Alboreto tornerà a dedicarsi a tempo pieno alle prove di durata.

Categoria endurance nella quale aveva debuttato, alla 24 ore di Les Mans, il 13 e 14 giugno 1981, su Lancia Beta Montecarlo turbo, del team Martini racing. Nel 1997 aveva tagliato per primo il traguardo di Les Mans su TWR Porsche WSC, della Joest racing. Morirà, a 45 anni, il 25 aprile 2001, sul tracciato del Lausitzring, a Klettwitz di Schipkau, collaudando l’Audi R8 sport, del team tedesco Joest, proprio in vista della 24 ore di Les Mans, sempre sullo storico circuito de la Sarthe, del 16 e 17 giugno di quell’anno.