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6 ottobre

Oggi, ma nel 1943, a Kôs, isola del Dodecaneso italiano, i tedeschi, della divisione numero 22 di fanteria della Wehrmacht, comandati dal generale Friedrich Wilhelm Müller, soprannominato “Il macellaio di Creta”, fucilavano 103 ufficiali italiani, dei 148 che facevano parte del decimo reggimento fanteria “Regina”, guidato dal colonnello Felice Leggio (nella foto, particolare, durante una parata, nello scatto tratto dal volume della storica Isabella Insolvibile “Kos 1943-1948. La strage, la storia”, pubblicato da Edizioni Scientifiche Italiane, di Napoli, nel 2010).

La mattanza verrà soprannominata “piccola Cefalonia”, in assonanza con l'eccidio avvenuto nell’altra isola greca, il 23-28 settembre di quel 1943 e costato la vita a 5.155 uomini. I militari col tricolore periti a Kôs erano stati sottoposti a processo sommario e condannati per essersi opposti, con 4mila armati, all’invasione nazista che rientrava nell’operazione Eisbär, ossia Orso polare. La battaglia era avvenuta il giorno prima e si era conclusa con l’occupazione germanica dell’isola mesa a segno anche con l’appoggio di incursori e di paracadutisti del reggimento “Brandeburg”. I corpi venivano gettati in fosse comuni.

A Ciflicà, località sulla piana di Linopoti, verranno recuperate 66 salme, delle quali ne verranno identificate 62, che saranno poi traslate nel sacrario dei caduti italiani d’oltremare di Bari che verrà aperto il 10 dicembre 1967. La strage di Kos sarà uno degli episodi a margine del secondo conflitto mondiale che verranno illecitamente archiviati dalla Procura generale militare italiana nel cosiddetto “armadio della vergogna”, di Palazzo Cesi-Gaddi a Roma, che verranno riscoperti dal procuratore militare Antonino Intelisano e denunciati dal giornalista Franco Giustolisi sul settimanale “l’Espresso” a cominciare dal 22 agosto 1996. Alla fine della guerra, per il massacro di Kôs, Mueller verrà processato per crimini di guerra, ad Atene, condannato a morte e giustiziato mediante fucilazione il 20 agosto 1947

Nel 1958 il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi conferirà la medaglia d’oro al valor militare, alla memoria ai caduti. Il 31 luglio 2018, nel cimitero cattolico di Kôs, alla presenza della rappresentanza della goletta “Palinuro” della Marina militare italiana, che sarà in passaggio di addestramento, nonché delle autorità civili e militari dell'isola, per la prima volta, verranno tributati gli onori militari ai resti degli ufficiali italiani fatti fuori il 6 ottobre 1943.