Gabrielli, gli imputati, le vittime

DICE ieri GABRIELLI , CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE: Ciò che è accaduto la notte scorsa in Garfagnana è anche il frutto avvelenato della sentenza de L'Aquila sulla commissione Grandi Rischi. Con il senno di poi è facile dire che si doveva fare in maniera diversa. In tutta questa vicenda gli unici che non devono subire le conseguenze delle polemiche sono i sindaci, che hanno agito in maniera corretta. Il frutto avvelenato di quella vicenda sta nell'atteggiamento che da allora in avanti verrà tenuto. E nel caso dell'Ingv, la preoccupazione che ogni informazione possa essere utilizzata come una sottovalutazione, fa sì che se si deve dire A si dice A +. Si mettono le mani avanti e noi dobbiamo fare i conti con questa situazione. Noi del Dipartimento cosa avremmo dovuto fare?Tenere le informazioni nel cassetto? Noi abbiamo deciso, nell'ottica della più totale trasparenza che abbiamo da sempre adottato, di renderla pubblica. Se questo è allarmismo, allora andatelo a dire ai sei imputati dell'Aquila».

DICO oggi IO: forse bisognerebbe andare a dirlo anche ai parenti delle vittime del sei aprile 2009 dell'Aquila. Una o più notti all'addiaccio mi avrebbero irritato parecchio. Ma a quest'ora la rabbia mi sarebbe già passata da tempo e i miei figli sarebbero ancora con me. Forse questa per Gabrielli è solo una piccola differenza, o, al massimo, una opinione. Per me no.

PS: oggi l'allarme in Garfagnana è rientrato perchè nelle ultime 24 ore non ci sono state scosse. Ricordo che all'Aquila l'ultima scossa percepita dalla popolazione ci fu il venerdì e la grande scossa il lunedì mattina. Noto ancora il solito metodo superficiale di fare le cose. Uno studio serio non si fa in un'ora ma ci vogliono settimane o mesi. Al di là di registrare le scosse cosa si sta facendo di più concreto in Garfagnana?