La politica con lo spot

philips_stradaIn quest'epoca di vacche magre, sempre più spesso gli enti pubblici sono spinti alla ricerca di sponsorizzazioni private per garantire servizi o realizzare investimenti di rilievo. In questa ricerca ha dimostrato di avere una marcia in più il Comune di Città Sant'Angelo: è una delle particolarità dell'amministrazione Gabriele Florindi che, fin dal 2012, ha approvato un regolamento per disciplinare i contributi dei privati, anche a progetti e attività già programmate. Così sono state realizzate opere bloccate del patto di stabilità: è successo a San Martino basso, dove c'è il parcheggio pubblico realizzato con fondi di Martina Gas: in contropartita l'azienda ha ottenuto la possibilità installare una targa con il suo logo aziendale. Il ripascimento della spiaggia nel 2014 è stato realizzato grazie ai soldi di Acqua & Sapone. Simili iniziative hanno aiutato le scuole: grazie ad Iper e al Città Sant'Angelo Village, sono stati pagati gli affitti dei campi sportivi utilizzati per le ore di ginnastica dagli alunni di primarie e medie a Marina; allo Spaventa sono stati acquistati dei tablet. La voce della spesa pubblica per le manifestazioni e di rappresentanza si è praticamente azzerata: dai 200.000 € che era nel 2009, è scesa a meno di 10.000 €. Sempre grazie al contributo di privati che hanno finanziato una serie di spettacoli teatrali e le diverse manifestazioni che animano soprattutto il centro storico. Più abituale, ma di certo non scontata, la strada delle sponsorizzazioni verso il mondo del volontariato: anche qui l'imprenditoria di Città Sant'Angelo si è distinta per generosità. Ricordiamo le ambulanze della Croce Angolana, acquistate grazie soprattutto alla munificenza di Marco Brunelli (il fondatore del gruppo Finiper), e una "colletta" tra varie aziende locali per l'acquisto di un Fiat Doblò attrezzato al trasporto disabili.

Di recente questo tipo di rapporto con lo sponsor si è intensificato: Città Sant'Angelo è diventata testimonial di Philips e protagonista di uno spot su un sistema di illuminazione intelligente. Confezionato come un servizio giornalistico - e in tal senso ripreso anche dal Corriere della Sera e dal Sole24 Ore - è in realtà un prodotto che usa stratagemmi tipici del linguaggio fiction: il cielo stellato che è possibile ammirare grazie ai nuovi lampioni led alla fine del video, ad esempio, è stato aggiunto in post produzione. Altri "errori" di natura giornalistica: tra i cittadini incuriositi dal nuovo sistema di illuminazione viene mostrato anche il vice sindaco Alice Fabbiani; il barbiere sostiene che risparmiare soldi sull'illuminazione andrà ad aiutare le casse comunali (non è esatto: l'accordo con CEIE power, la società che ha in gestione l'illuminazione angolana, prevede un canone fisso e i risparmi spettano a loro); ma soprattutto alcuni cittadini sono rimasti perplessi, più che incuriositi, dalla nuova illuminazione. La politica con lo spot lascia allora un dubbio: come conciliare il (sacrosanto) diritto dello sponsor ad avere il suo ritorno di immagine e la (democratica) pretesa dei cittadini di esprimere il loro dissenso quando l'intervento sponsorizzato - ovviamente non per colpa delle aziende, ma della scelta politica - non incontra le aspettative? (p.d.s.)