PALLA AL CENTRO

Pescara, 4 gare per capire quanto vale

La vetta della classifica è lì, a portata di mano. Tra alti e bassi e nonostante la squadra sia ancora alla ricerca di una precisa identità. Il Pescara c’è, nonostante non abbia regalato spettacolo come era nelle aspettative: perde in casa contro il Cittadella in quello che era stato definito l’esame di laurea; poi, va a vincere a Parma. Zeman lo vorrebbe più aggressivo e spregiudicato e, invece, scopre di possedere una buona fase difensiva. Insomma, un compromesso tra quello che il boemo vorrebbe e quello che la squadra ha nelle corde. Un compromesso tra i desiderata del boemo e quello che la società è riuscita a mettergli a disposizione. In attesa di gennaio e del mercato di riparazione, i biancazzurri devono mantenersi sul filo dell’equilibrio e tenersi aggrappati il più possibile alle primissime posizioni. E per riuscirci hanno bisogno di superare a pieni voti quattro esami di maturità. Sì, perché all’orizzonte il calendario propone quattro sfide destinate a lasciare il segno. Tutte nel giro di poco meno di un paio di settimane. Si inizierà sabato, in casa, contro l’Avellino reduce dal ko interno contro la Salernitana; poi a Empoli contro la squadra di Vincenzo Vivarini; il sabato successivo il primo dei due impegni di fila all’Adriatico contro il Brescia dell’ex Marino; e poi, di venerdì, contro il Palermo. Quattro gare che possono chiarire meglio il valore di un Pescara indecifrabile in un campionato livellato come non mai negli ultimi dieci anni. Non c’è un padrone perché ce ne sono tanti. E la classifica è corta. Ma in un paio di settimane il Pescara deve togliere la maschera e far capire di che pasta è fatto.