TURNO DI NOTTE

Renato e la malinconia dei comici

I grandi comici sono di solito persone malinconiche. Fuori dal palcoscenico o dal rettangolo di un’inquadratura cinematografica sono inclini al ripiegamento intimistico più che allo sberleffo. La malinconia è come uno schermo di cui si servono per preservare la parte più preziosa di se stessi dal mestiere di far ridere il prossimo. Renato Pozzetto non fa eccezione a questa regola.

Alla vigilia degli 80 anni, il comico lombardo ha confessato al Corriere della Sera queste sua vena elegiaca di ragazzo mai cresciuto davvero, un destino condiviso con Cochi Ponzoni, il suo antico compagno di giochi sulla scena. «Mi diverto di giorno e di notte. Però vorrei sognare mia moglie, non è mai successo» ha confessato Pozzetto. ricordando la moglie scomparsa dieci anni fa. «Era molto spiritosa», ha aggiunto. «Avevamo 16 anni. È stato un grande amore, durato fino a 10 anni fa, quando è mancata. Lei non era affascinata dal cinema e questo mi ha aiutato. Non è mai voluta venire a Roma, mi ero organizzato con una casa sui Fori Imperiali, ma ha chiesto di restare a Milano vicino alla madre». Non era gelosa delle attrici bellissime con cui lavorava?, gli è stato chiesto. «Se avesse avuto fondati sospetti sarebbe venuta a Roma», ha risposto. «E non ero Mastroianni».

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