Una foto di classe del 1972

TURNO DI NOTTE

Vietate le foto di classe, lo chiede l'Europa

Ai tanti comandamenti che ci impone l’Europa adesso se ne aggiunge un altro: il divieto delle foto di classe di fine anno. Questa, almeno, è l’interpretazione che una preside di scuola elementare di Trieste ha dato delle nuove norme europee sulla tutela dell’immagine dei minori entrate in vigore da un anno. Il risultato? Niente foto ricordo. Alcuni genitori, racconta il quotidiano Il Piccolo, non hanno apprezzato la decisione. «La dirigente ci ha negato la possibilità di fare le foto ai bambini all’interno della scuola», hanno detto alcuni di loro, «spiegando che ci sono problemi legati alle normative europee. Abbiamo insistito, ma non c’è stato verso di convincerla». Se altri presidi dovessero seguire l’esempio di quella triestina, dovremmo dire addio a una delle tradizioni più amate della scuola italiana. La foto di classe è una sorta di prematuro testamento: un’immagine che congela un momento della nostra vita sottraendolo dalle fragili e insicure mani della memoria. Le mettiamo da parte, quelle foto, per rispolverarle spesso solo in età matura. Scrutiamo quei volti in cerca di un presagio del futuro più che di un reperto del tempo andato. In un’epoca in cui anche gli adolescenti hanno uno smagato profilo sui social, l’innocenza di quelle istantanee andrebbe preservata come un piccolo tesoro, catturato per sempre in un’ambra. ©RIPRODUZIONE RISERVATA