È morto Carlesi, l’ex deputato al fianco dei deboli

4 Febbraio 2014

Aveva 63 anni, era a capo del Dipartimento di igiene mentale Oggi alle ore 10 la salma nell’aula consiliare, i funerali alle 15

VASTO. Ha chiuso gli occhi per sempre riservando gli ultimi minuti della sua vita alle persone care, la moglie Gioia e i figli, Pier Nicola, Francesco, Dorotry e Teocrito. È andato via in punta di piedi, come era nel suo stile. Nicola Carlesi è morto ieri mattina a 63 anni, vinto da un male incurabile. La notizia della morte dello stimato psichiatra nato a Pisa ma arrivato a Vasto ancora adolescente con la famiglia (il padre è stato uno dei professionisti che ha costruito lo stabilimento della Siv, l’ex Società italiana vetro di San Salvo) ha fatto rapidamente il giro della città suscitando profondo cordoglio.

«Perché nonostante fosse un uomo di grande cultura, nonchè stimato professionista e primario, Nicola Carlesi era una persona amabilissima. La sua riservatezza era nota a tutti. Non conosceva la superbia», assicura una vicina di casa in lacrime. Dirigente del Cim, il Centro d’igiene mentale del San Pio, fino all’ultimo si è battuto per un progetto al quale teneva molto: il riconoscimento di un amministratore di sostegno per i più deboli.

Costretto nelle ultime settimane dalla malattia a stare lontano dal suo studio, continuava comunque a seguire iniziative e progetti professionali. «Carlesi ha dato tanto anche alla politica», ricordano i giovani di Fratelli d’Italia.

Eletto in Parlamento il 2 maggio 1996, è stato componente della XII Commissione permanente Affari sociali fino al 28 luglio 1998 e componente della Commissione speciale per l’esame della relazione sul programma di riordino delle norme legislative fino al 14 settembre 1999. È stato anche consigliere comunale durante l’amministrazione del sindaco Giuseppe Tagliente e capo del Dipartimento nazionale per le Politiche antidroga in sostituzione del prefetto Soggiu. Nel 2012 il direttore generale dell’Azienda sanitaria Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, lo nominò direttore del Dipartimento di salute mentale della Asl.

Grande e serio professionista sul lavoro diventava fra le mura domestiche un amorevole padre e nonno. Era orgoglioso dei suoi cinque nipotini e loro lo adoravano. «Era legatissimo a loro. Avrebbe voluto goderseli di più», dicono gli amici. «Peccato che il destino non glielo abbia concesso».

Ieri per tutto il giorno la sua casa è stata pellegrinaggio di personalità politiche ma anche cittadini e pazienti che volevano salutarlo per l’ultima volta. Molti potranno farlo questa mattina. Oggi è previsto l’arrivo a Vasto di diversi parlamentari e personalità politiche regionali e provinciali. Alle 10 sarà allestita una camera ardente nella sala consiliare del municipio. Le esequie saranno celebrate alle 15 nella cattedrale di San Giuseppe. Il corteo raggiungerà a piedi la cattedrale attraversando il centro storico.

Paola Calvano

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