A Casoni torna l'incubo dei miasmi

I cittadini denunciano difficoltà respiratorie: diteci la natura di questi odori

CHIETI. Secchezza in gola e difficoltà respiratorie. Sono i sintomi avvertiti da un gruppo di residenti di contrada Casoni che ha inviato un fax di protesta in Comune e alla Asl per chiedere, con estrema urgenza, «un sopralluogo delle autorità nel quartiere».

A Casoni divampano ancora le polemiche. E nell'occhio del ciclone degli abitanti del rione finisce di nuovo la vicina discarica. L'indice è puntato contro l'impianto di trattamento meccanico biologico (Tmb) dei rifiuti realizzato dalla Deco che è in funzione, attualmente, con esercizio provvisorio autorizzato dalla Regione.La scorsa settimana il comitato civico «Il Bivio» era tornato a chiedere con forza al Comune l'installazione di una centralina per il campionamento dell'aria.

L'assessore all'Ambiente Emilia De Matteo aveva etichettato come «pretestuosa e strumentale» la levata di scudi del Bivio ricordando l'impegno profuso, in pochi mesi di mandato, dall'amministrazione comunale al fine di migliorare la qualità della vita a Casoni. Dove, però, la situazione continua a precipitare almeno stando alle lagnanze quotidiane dei residenti. I quali, esasperati dall'ultima ventata di odori nauseabondi provenienti dall'impianto di Tmb, hanno preso carta e penna inviando, tramite fax, una segnalazione al sindaco Umberto Di Primio, all'assessore all'Ambiente Emilia De Matteo e al servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl. A Casoni è d'altra parte ancora fresca la memoria delle proteste organizzate negli passati contro l'impianto per i rifiuti e delle promesse d'impegno ricevute.

Adesso il nuovo caso. La nota è stata scritta per denunciare un'allarmante ondata di odori, non certo per palati fini, che si sarebbe sprigionata dal Tmb di Casoni durante l'intera giornata di martedì. Quando i residenti del posto sono stati costretti a tenere rigorosamente chiuse le finestre di casa per evitare che i fumi entrassero fin dentro alle abitazioni.

«Nella giornata di martedì», scrivono i cittadini di Casoni, «dal suddetto impianto di trattamento di rifiuti si sono sprigionati odori chimici che non hanno permesso di tenere aperte le finestre. Per giunta molte persone hanno lamentato secchezza in gola e difficoltà respiratorie seppur momentanee. Pertanto si richiede, con estrema urgenza, un sopralluogo delle autorità preposte al fine di accertare la natura degli odori avvertiti».

Un messaggio forte e chiaro che per i residenti di Casoni, piuttosto seccati dalla recente reprimenda dell'assessore De Matteo, non ha fini politici. «Non si tratta di alcuna protesta strumentale o manipolata da qualche politico di turno», precisano, «bensì di una reale necessità di cittadini preoccupati per la loro salute e per quella dei propri figli».

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