«A Crecchio è vietato l’accesso agli atti»
CRECCHIO. «Di Paolo intende la democrazia a modo suo, per esempio quando ci ostacola l’accesso agli atti dell’amministrazione». Contrattacca con la stessa intensità del suo avversario, il capogruppo...
CRECCHIO. «Di Paolo intende la democrazia a modo suo, per esempio quando ci ostacola l’accesso agli atti dell’amministrazione». Contrattacca con la stessa intensità del suo avversario, il capogruppo dell’opposizione Luigi D'Alessandro in replica alle accuse del sindaco Nicolino Di Paolo sul presunto assenteismo sistematico della minoranza dalle sedute di consiglio. «Ha imposto su Crecchio», prosegue D’Alessandro, che il 25 sfiderà il sindaco uscente, «un'atmosfera pesante, un clima di sospetto che vorrebbe impedirci di parlare ai concittadini. False anche le sue valutazioni sulla nostra presenza in consiglio, così come l’avanzo di bilancio di 60mila euro è smentito dall’ufficio ragioneria che parla di un disavanzo tra i 6 e i 700mila euro». A difendersi dall’attacco di Di Paolo è anche il consigliere di opposizione e poliziotto Alessandro Frezza. «Quello che dice Di Paolo è squallido e strumentale», sbotta, «quando insinua che chi svolge la mia professione accetta una candidatura per trarne agevolazioni personali». (f.b.)
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