A Ortona torna lo show della casa-parco di Natale

18 Dicembre 2025

La famosa villa di viale Europa si è accesa e ogni sera è meta di visitatori in auto. Teresa Di Campli: «È una tradizione iniziata dai miei nonni a Boston»

ORTONA. Una villa in stile “Mamma ho perso l’aereo”, una tradizione di famiglia tramandata dagli Stati Uniti, dove Teresa Di Campli ha trascorso i suoi primi tre anni di vita. «I miei nonni sono emigrati a Boston nel 1966, mia madre è cresciuta lì, poi di ritorno in Abruzzo per una vacanza ha conosciuto mio padre a Lanciano, e sono tornati qui quando io avevo tre anni». Questa, in breve, è la storia di Teresa, legata a doppio filo con quella dell’addobbo mastodontico della casa di viale Europa, “importata” ormai da circa vent’anni nel litorale nord di Ortona.

«È una tradizione iniziata dai miei nonni a Boston: in casa non mancavano mai albero, presepe e luci», racconta Teresa. Ogni anno ci sono novità negli allestimenti: quelle del 2025 sono degli alberelli che si illuminano a ritmo di musica e delle luci stroboscopiche stellate. Ormai è più di una casa ultra addobbata: è una specie di parco luminoso. L’artefice dello spettacolo è il marito di Teresa, Massimo Zulli. «È lui l’artista, io faccio manovalanza», scherza lei prima di rispondere alla domanda che tutti le fanno sempre: quanto spendete di bolletta con tutte queste luci? Non molto: «Abbiamo led di ultima generazione», dice, «quindi grazie a un’efficienza energetica altissima, il costo della corrente dopo le feste sale di massimo cento euro».

La casa è ormai un’autentica attrazione. Da quando si è illuminata, sabato scorso, con un ritardo che aveva fatto preoccupare molti, è ricominciato il “pellegrinaggio” di auto parcheggiate nella piazzola di fronte all’abitazione: un via vai continuo nelle ore notturne per scattare una foro. «Abbiamo iniziato tutto per gioco e ora siamo diventati un punto fisso», osserva Teresa: «Addirittura ci chiedono consulenze per fare allestimenti, ma per noi è solo una passione. Riceviamo anche lettere, ci lasciano i bigliettini e regali nella cassetta della posta. Molti sono milanesi, romani, marchigiani e pugliesi che fanno una sosta mentre sono in viaggio lungo la statale». In città non mancano poi i casi di imitazione, «ma non ci dà fastidio», dicono Teresa e Massimo, «anzi siamo felicissimi di aver lanciato un trend».

I due coniugi d’estate gestiscono lo stabilimento balneare “Miami Beach”, a pochi passi dalla loro villa: anche nel nome dell’impresa di famiglia c’è l’America. Accanto alla tradizione c’è la classica filosofia natalizia che spinge Teresa, ogni Natale, a mettere in piedi questo show: «Spero sempre che queste luci possano illuminare i cuori e le anime delle persone, perché per me il Natale è un momento magico che deve unirci tutti, al di là delle differenze».

©RIPRODUZIONE RISERVATA