L’influenza è arrivata in anticipo, già colpiti i bambini dell’asilo

Al centro Sabrina Di Pillo, responsabile del Centro regionale di Allergologia e Pneumologia
Alla Clinica pediatrica registrati casi di insufficienza respiratoria acuta tra i piccoli pazienti. Di Pillo, responsabile del Centro di Allergologia e Pneumologia: «La vaccinazione è prevenzione»
CHIETI. Quest’anno la stagione influenzale è arrivata prima del solito. Un anticipo di circa quattro settimane rispetto agli anni scorsi, a cui si aggiunge una maggiore intensità dei sintomi. E a farne le spese sono soprattutto i bambini che frequentano asilo nido o scuola dell’infanzia. Sono loro i soggetti più a rischio di ammalarsi proprio per la facilità del contagio in spazi ristretti, a contatto ravvicinato e prolungato. E i numeri sono importanti, con 33 casi ogni mille abitanti nella fascia di età che va da zero a quattro anni. L’influenza nei bambini può avere un decorso serio e, in alcuni casi, causare complicanze importanti. Tanto che, nella Clinica pediatrica di Chieti si sono già registrati casi di insufficienza respiratoria acuta da influenza di tipo A tra i piccoli pazienti. Ma come difendersi da questa infezione virale? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Sabrina Di Pillo, responsabile del Centro regionale di Allergologia e Pneumologia pediatrica della Clinica pediatrica di Chieti, diretta dal professor Francesco Chiarelli. «La vaccinazione è la forma più efficace di prevenzione dell’influenza. La variante K del virus A/H3N2 sta dominando la stagione influenzale di quest’anno e di per sé non è così aggressiva, ma ha la capacità di sfuggire alle nostre difese immunitarie essendo un virus meno conosciuto dal sistema immunitario. Questo può causare, soprattutto nei bambini, complicanze quali polmoniti, bronchiti, otiti, disidratazione e riacutizzazione di asma, insufficienza respiratoria».
Vaccinare i bambini cosa comporta?
«L’influenza in età pediatrica non è una patologia banale, pertanto la vaccinazione riduce l’incidenza dell’infezione, la frequenza di complicazioni, l’uso di antibiotici, il numero dei ricoveri e la diffusione del virus ai soggetti fragili».
Chi deve essere vaccinato?
«Per le categorie vulnerabili, come gli over 60, le donne in gravidanza e i bambini da 6 mesi a 6 anni, sia sani che con patologie, la vaccinazione antinfluenzale è gratuita e raccomandata. A maggior ragione lo è per i bambini con condizioni a rischio quali asma e patologie respiratorie croniche, cardiopatie congenite, malattie metaboliche, diabete, immunodeficienze sia primarie che acquisite, terapia immunosoppressiva, malattie neuromuscolari, prematurità, malattie renali o epatiche croniche, in quanto in queste categorie le complicanze dell’influenza sono più gravi”. Quali tipi di vaccino sono disponibili? “I vaccini che abbiamo a disposizione sono due: il vaccino inattivato trivalente, composto da due ceppi di influenza di tipo A e un ceppo di tipo B, che richiede la somministrazione intramuscolo e si effettua già a partire dai 6 mesi. Si tratta del vaccino più utilizzato nei bambini con meno di due anni e nei soggetti con patologie croniche. Il secondo è il vaccino vivo attenuato trivalente spray nasale, che viene effettuato dai due anni in poi. La somministrazione intranasale rende il vaccino altamente accettabile soprattutto nei bambini piccoli».
Quante dosi si effettuano?
«Poiché i virus dell’influenza cambiano spesso, la vaccinazione va ripetuta ogni anno. Si effettuano due dosi a distanza di quattro settimane, invece una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per i bambini dai 9 anni di età, già vaccinati negli anni precedenti».
Quali sono le controindicazioni della somministrazione del vaccino intranasale attenuato?
«È un vaccino altamente sicuro, le uniche controindicazioni sono l’asma grave non ben controllata, le immunodeficienze congenite, le terapie immunosoppressive, per cui la scelta ricade sull’intramuscolo, e i bambini in terapia con acido acetilsalicilico. La riduzione della infezione è del 40–60% dei casi confermati».
Qual è la copertura vaccinale?
«Un segnale interessante arriva dai bambini in età scolare, con una copertura media in Italia del 29,1% nella stagione invernale 2024-25. In Abruzzo, l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì si è attivata precocemente per la distribuzione e l’effettuazione gratuita in particolare del vaccino antinfluenzale intranasale, infatti alla data del 10 dicembre scorso in Abruzzo sono state somministrate circa 2.354 dosi nei bambini tra i sei mesi e i sei anni. Dati già in linea con l’intero dato della campagna precedente, e ci si augura quindi che il trend aumenti».
Dove e quando vaccinare i più piccoli?
«È possibile recarsi tutti i giorni, durante l’orario di servizio, negli ambulatori vaccinali delle Asl per somministrare gratuitamente il vaccino ai bambini dai sei mesi ai sei anni. Per tutti gli altri soggetti, rivolgersi al pediatra o al proprio medico di base. La campagna vaccinale è partita già agli inizi di ottobre e si protrarrà fino a dopo le festività, periodo per il quale è atteso il raggiungimento del picco dei casi e durante il quale aumenteranno i contagi, pertanto è consigliabile vaccinarsi al più presto. La vaccinazione antinfluenzale rimane la strategia più efficace, sicura ed economica per proteggere la salute dei più piccoli e della comunità».
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