Accoltella un anziano, arrestata

Tentato omicidio. Giovane donna in carcere: «Voleva violentarmi»

CHIETI. L'ha presa dalla vita perché voleva violentarla allora lei con un coltello da cucina lo ha colpito. Più volte. Ora Debora Di Vincenzo, 37 anni, di Francavilla, è in carcere con l'accusa del tentato omicidio di Vincenzo De Francesco, 76 anni, di Ortona. Una brutta storia quella avvenuta l'altro ieri sera a Ortona, a casa di un agricoltore di Ortona, in pensione. Debora Di Vincenzo, secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Ortona, diretti dal capitano Gianfilippo Manconi era andata a casa di De Francesco, un amico di famiglia che qualche volta aiutava nel lavoro dei campi. E sembra che la giovane donna si fosse recata da lui proprio per riscuotere i soldi, compenso del lavoro svolto in precedenza. Ma le cose si sarebbero messe diversamente, dice la donna ai carabinieri e all'avvocato di fiducia Carlo Flacco. De Francesco, colto da un raptus libidinoso, l'ha afferrata e avvinchiata in un abbraccio morboso, mettendole le mani dappertutto. La donna ha cercato di divincolarsi ma l'uomo avrebbe insistito nel suo proposito. La scena si è svolta in cucina. Doppiamente infuriata per la grave aggressione e perché questa proveniva da un amico di famiglia, la Di Vincenzo è poi riuscita a prendere un coltello dalla dispensa con il quale ha colpito l'anziano più volte. Colta dalla paura, la donna è scappata verso Francavilla dove è stata poi raggiunta dai carabinieri. De Francesco è ora ricoverato con una serie di lesioni all'altezza del petto, nel reparto di Chirurgia totacica dell'ospedale clinicizzato di Colle dell'Ara. I medici si sono riservati la prognosi. Ad avvertire l'ambulanza del 118 sono stati alcuni vicini di De Francesco che hanno sentito le urla provenienti dalla sua abitazione. I soccorritori hanno trasportato l'agricoltore sanguinante prima all'ospedale di Ortona, dove i medici lo hanno medicato eppoi disposto il suo trasferimento nel reparto specialistico del policlinico di Chieti. La giovane donna, che vive sola a Francavilla insieme con la nonna disabile, è stata sentita dagli investigatori ai quali ha spiegato che il suo gesto era solamente una reazione al tentativo di violenza carnale da parte di Di Vincenzo. Sul suo corpo ci sono i segni di una colluttazione. A coordinare le indagini dei carabinieri di Ortona è la sostituto procuratore Rosangela Di Stefano. Questa mattina la Di Vincenzo sarà ascoltata, nel contesto dell'udienza di convalida, alla presenza del difensore, dalla giudice per le indagini Marina Valente. Se quanto raccontato dalla donvenisse accertato, appare plausibile l'esimente della legittima difesa. Lo auspica l'avvocato Flacco che sottoliena come la sua assistita abbia sul corpo tutti i segni di una colluttazione e varie ecchimosi, prova che si sarebbe difesa dalla stretta dell'agricoltore.

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