Acqua, da Teate servizi solleciti per due milioni

Più di seimila raccomandate ai cittadini per il pagamento di utenze arretrate Errori tra gli invii: richieste per bollette già pagate, mentre prosegue la crisi idrica

CHIETI. Sette milioni di euro incassati finora per le utenze idriche 2011 e per l’acconto dell’acqua 2012, seimila e seicento solleciti inviati per il mancato pagamento delle bollette idriche relative ai consumi 2009 e 2010 con ulteriori solleciti che verranno spediti entro l’anno per recuperare le bollette evase nel 2011. Intanto proseguono a ritmo serrato le letture dei contatori per quantificare i consumi idrici 2012 con le operazioni che si concluderanno a fine mese. La Teate servizi, la società a totale capitale pubblico che cura per conto del Comune, tra le altre cose, la riscossione dei tributi, traccia un bilancio sull’attività di gestione delle utenze idriche cittadine.

In particolare sulla riscossione delle bollette dell’acqua che spesso sono state al centro di aspri contenziosi con la cittadinanza. A metà luglio, ad esempio, molti teatini hanno ricevuto richieste di pagamento per bollette già regolarmente saldate a tempo debito. Una svista che ha mandato su tutte le furie centinaia di persone.

«Tra i seimila e seicento solleciti spediti», ribatte Valerio Visini, presidente della Teate servizi, «il margine di errore compiuto è stato davvero minimo, parliamo al massimo di un centinaio di casi a fronte delle 27 mila utenze censite a Chieti. Inoltre chi ha mostrato ai nostri uffici le ricevute di pagamento inerenti alle bollette dell’acqua del 2009 e del 2010 ha risolto il problema in pochi minuti».

Disservizi a parte, che si sommano ad un’erogazione idrica con il contagocce specie di notte allo Scalo, la società continua a scandagliare i pagamenti dell’acqua effettuati negli ultimi anni per scovare altre morosità. I solleciti delle bollette 2009 e 2010, comunque, frutteranno quasi 2 milioni di euro.

«Malgrado», precisa Visini- tanti cittadini stiano ricorrendo al pagamento dilazionato delle bollette evase. Quindi riusciremo a recuperare questa somma soltanto nei prossimi mesi».

Quando, come se non bastasse, è prevista la spedizione di altri solleciti riguardanti le bollette dell’acqua non pagate nel 2011. Un’annualità che ha fatto incamerare complessivamente alla Teate servizi 4 milioni e mezzo di euro. «All’appello», spiega Visini, «mancano ancora circa 1 milione e 400 mila euro che il Comune deve per forza recuperare attraverso i solleciti che sono in via di compilazione e che saranno spediti prima della fine del 2013».

Anche perché i soldi riscossi dalla Teate servizi per le utenze idriche vengono girati in automatico nelle casse di palazzo d’Achille che, a sua volta, provvede a pagare l’ente fornitore dell’acqua in città, ovvero l’Aca.

Un giro tortuoso che non ammette margini di sbaglio. «Agli incassi dell’acqua relativi ai consumi 2011 bisogna aggiungere», afferma Visini, «i 2 milioni e mezzo di euro incassati per l’acconto idrico 2012». I tecnici della Teate servizi porteranno avanti per tutto il mese di agosto la lettura dei contatori dislocati in città. Dopodiché, a metà ottobre, scatterà l’invio anche della richiesta del saldo dei consumi idrici 2012. «Siamo in linea con le previsioni di entrata stilate dagli uffici in base agli storici precedenti. Il personale della Teate servizi, che ringrazio, sta facendo un lavoro certosino», riprende Visini- nel pieno interesse dei cittadini corretti e del Comune».

Jari Orsini

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