Addio Rabottini imprenditore, uomo di sport e tra primi editori tv

Si è spento a 88 anni: è stato a lungo dirigente di Cus e River

CHIETI. Si era ritirato a vivere a Scafa, ma per la città di Chieti ha significato tanto. Gianfranco Rabottini, imprenditore, commerciante e uomo di sport, è venuto a mancare nella notte tra lunedì e martedì, all’età di 88 anni, mentre era ricoverato nell’ospedale di Popoli.

Con lui si perde un altro pezzo di storia cittadina. Per anni, insieme al fratello, ha gestito a Chieti Scalo un grande negozio di ricambi. Ma lui non era noto soltanto per la frequentata attività commerciale, quanto soprattutto per l'attività svolta negli ambienti sportivi. Era stato dirigente sia del Cus, il Centro sportivo universitario, sia della squadra di calcio del River. In queste vesti fu proprio lui, dopo una partita di calcio alla Civitella, quando si giocava all’interno del parco archeologico, a premiare un giovanissimo Paolo Rossi.

Quel premio rimase per sempre nella memoria dell’allora astro nascente del calcio, scomparso nel 2020, perché fu in assoluto il primo premio ricevuto in carriera. Era il 1968. In quella foto, insieme al dirigente del River Lello Carapelle che premiava materialmente il 12enne talentuoso attaccante arrivato con la Virtus Cattolica Pignone di Firenze, c’era proprio Rabottini che in quegli anni era parte attiva della vita cittadina a tutti i livelli. Tanto è vero che fu anche tra i fondatori di Tele Majella, tra le primissime emittenti televisive nate in città.

Rabottini era sposato con la moglie Santina, da cui aveva avuto due figli, Barbara e Ruggero. I funerali si sono tenuti ieri pomeriggio alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Scala, la Madonna del Carmelo. (a.i.)