Alla Civitella ci pensano solo loro

Il Parco archeologico è una vergogna? Arrivano gli scout e lo ripuliscono con scope e sapone
CHIETI. Hanno impiegato tutto il pomeriggio per pulire solamente una piccola parte dell’area esterna del museo della Civitella, quella vicino alle vetrate. Hanno raccolto sei sacchi di immondizia i giovani del gruppo Agesci (scout e guide) del clan Asterias, Chieti 4. Giovani dai 16 a 21 anni che, muniti di guanti, hanno raccolto ogni genere di immondizia: cassette e bottiglie di birra, lattine di Coca cola, buste di plastica, cicche di sigarette. Prova della inciviltà di qualche idiota.
«Volevamo anche togliere l’erba alta», dice la guida Maria Pia, «ma avevamo paura di rovinare il pavimento».
L’iniziativa nasce da un progetto dal tema “Il coraggio” per sensibilizzare la cittadinanza alla tutela del bene comune. E infatti gli scout hanno invitato anche tramite i social network i cittadini affinché si unissero a loro in questa giornata di grandi e pubbliche pulizie. Ma sembra che all’appello abbiano risposto solamente in tre.
«Nei giorni scorsi abbiamo fatto un sondaggio tra i cittadini per capire a cosa tenessero di più e molti», racconta sempre Maria Pia, «la maggior parte ha risposto che la Civitella dovrebbe essere più curata e tornare il cuore della cultura, del divertimento, dell’intrattenimento in generale e tutti hanno sottolineato lo stato pietoso in cui versa quella zona della città».
La decina di scout e tre cittadini comuni hanno pulito anche le vetrate, tutte imbrattate di vernice di improbabili writers e autentici sporcaccioni. «Le scritte sono state fatte anche sui muri», dice Maria Pia, «ma mentre siamo riusciti a pulire bene sia pure con fatica i vetri le scritte sui mattoni è stato impossibile in quanto la vernice è stata come assorbita. Noi non ci lamentiamo con la Soprintendenza, che ha poche risorse per la pulizia ma con quei cittadini che non si curano di una struttura che alla fine appartiene anche a loro».
Il museo della Civitella è una delle strutture più belle della città, nasce su un anfiteatro romano mozzafiato e si affaccia su un panorama altrettanto straordinario. Ma dopo un periodo di gloria è rimasto solo un apprezzabile ma poco gettonato museo. La riuscitissima iniziativa della discoteca Stellario purtroppo non piaceva ai residenti prossimi alla struttura, sia per la musica fino a notte tarda sia perché molti avventori nel post dancing, andavano a liberarsi delle loro laute bevute vicino ai portoni. Alla fine sono sempre gli incivili, ignoranti che rovinano tutto.(k.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA