«Alla Sangritana i servizi abbandonati da Trenitalia»

Il deputato Melilla (Sel) in visita alla società di trasporti «La Regione abbia le idee chiare sul traffico su rotaia»

LANCIANO. «La Regione deve avere le idee chiare sul trasporto ferroviario e comportarsi allo stesso modo con tutte le aziende: se Trenitalia dismette dei servizi, non è che questi non può farli più nessuno». Abbraccia le ragioni di Sangritana - che da tempo si batte per raggiungere Bologna con i propri treni e per riattivare la Sulmona-Carpinone - il deputato di Sel, Gianni Melilla, in visita istituzionale nella società di trasporto frentana.

Il parlamentare abruzzese arriva con il Lupetto preso alle 9,30 da Pescara e poi visita i principali centri operativi dell’azienda, a partire dalla stazione merci di Saletti, nel cuore del nucleo industriale di Val di Sangro. «Dopo un secolo di vita, Sangritana è pronta a guardare avanti», dice il presidente Pasquale Di Nardo, «da tre anni sul tavolo di Rfi giace la nostra proposta di un’offerta veloce verso Bologna con fermate nelle stazioni minori abbandonate da Trenitalia. La bontà di questa proposta è stata confermata nel forum sul futuro dei trasporti ferroviari adriatici, tenuto a Bari nei giorni scorsi, nel quale si è parlato di treni ad alta capacità. E un anno fa abbiamo chiesto», continua Di Nardo, «di gestire il servizio sulla Sulmona-Carpinone. Per il tramite dell’onorevole Melilla, che nella sua attività parlamentare si è subito occupato di trasporto pubblico locale (sua l’interrogazione al ministro dei Trasporti contro la chiusura della tratta ferroviaria tra Abruzzo e Molise, ndc) chiediamo maggiore attenzione da parte delle istituzioni non solo regionali ma anche nazionali».

«Ferrovie analoghe a Sangritana negli anni sono scomparse», osserva il deputato di Sel, «questa azienda, quindi, ha saputo trovare nuove missioni, come quella di essere a sostegno dell’industria del Sangro e in particolare della seconda realtà industriale d’Italia: la Sevel. In Abruzzo bisogna ridare slancio a una politica di programmazione che è ancora più forte se può contare su un soggetto unico per evitare sprechi, doppioni e realizzare economie di scala. Ci sono troppe aziende piccole e piccolissime, che non hanno alcuna economicità. È fondamentale, inoltre», continua Melilla, «che Trenitalia raggiunga un’intesa seria con l’Abruzzo e con Sangritana: se dismette dei servizi non è che nessuno può farli più. Ma qui la Regione deve avere le idee chiare: si dica basta alle trattative private e si facciano bandi di gara. Il Treno della Valle è stato una grande intuizione: oggi un treno così, aggiornato, può avere una grande attrattiva turistica, creando un anello che unisca i parchi e le riserve naturali di Abruzzo e Molise. Ma la Regione deve dire se vuole fare o meno queste cose».

Stefania Sorge

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