Allarme della Cisl «Vastese in affanno Il futuro è incerto»

«Il futuro è preoccupante», spiega il segretario generale della Femca Cisl che non nasconde dubbi e perplessità sul futuro economico della zona

VASTO. Per l'occupazione il comprensorio vastese è in affanno.  «Il futuro è preoccupante», conferma Sergio Gigli. Il segretario generale della Femca Cisl in città per incontrare i colleghi abruzzesi non nasconde dubbi e perplessità sul futuro economico della zona istoniense. I due colossi industriali della Pilkington e della Denso non riescono da soli a trainare l'economia del territorio. Se il settore metalmeccanico è in crisi, il tessile e il chimico non stanno meglio.  Il direttore della Golden Lady, Federico Destra, giovedì sera nel corso di un incontro con i rappresentanti sindacali nella sede teatina di Confindustria, ha confermato una contrazione della domanda che sfiora il 40%. Per il momento l'azienda smentisce la dismissione degli impianti della Valsinello.

Finiti gli ammortizzatori sociali però, nessuno può dire cosa accadrà.  «Al di là delle rassicurazioni di Confindustria, la situazione europea nel settore industriale e automobilistico è ancora in sofferenza. Inevitabile l'effetto domino sui siti produttivi locali», afferma Gigli.  A parere del sindacalista è arrivato il momento di battersi per aumentare le esportazioni.  «E' tuttavia necessario garantire un futuro ai giovani e contrastare la disoccupazione giovanile: flessibilità e contratti di apprendistato sono due buone medicine», è la ricetta del segretario generale della Femca-Cisl contro l'emergenza sociale.  Il Vastese, come tutto il Centro-sud vive una situazione allarmante. Il Pil, il prodotto interno lordo, indice che misura la ricchezza di un paese, stando alla ricerca del Dipartimento lavoro e Mezzogiorno, è tornato ai livelli del 2000.  Serve una terapia d'urto. Cgil,Cisl e Uil a settembre si troveranno a gestire situazioni di grave difficoltà occupazionale.  Una delle aziende in sofferenza è la Golden Lady di Gissi.

Giovedì pomeriggio Giuseppe Rucci, Franco Zerra e Arnaldo Schioppa, rappresentanti provinciali di Cgil, Cisl e Uil, hanno incontrato nella sede di Confindustria i dirigenti dell'industria tessile della Valsinello per fare il punto della situazione. «L'azienda per il momento non prevede dismissioni. Va avanti aspettando segnali di ripresa del mercato che però non arrivano», dice Giuseppe Rucci.  «Il dato più preoccupante è che finita la cassa integrazione straordinaria, il futuro è una incognita. La concorrenza straniera non aiuta. Le aziende cercano le soluzioni più convenienti», rimarca Franco Zerra. I sindacati chiedono iniziative concrete al gioverno e alla istituzioni locali. Nei prossimi giorni alla Golden Lady sono in programma le assemblee informative con i 400 lavoratori.  Intanto Mario Codagnone segretario della Fiom-Cgil torna a invocare l'utilizzo dei contratti di solidarietà nelle aziende metalmeccaniche. «E' ora di passare dalle buone intenzioni ai fatti altrimenti a settembre sarà un dramma», insiste.

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