Aperta l’Expo, la fiera multisettore

27 Settembre 2024

Atessa. Oltre 200 ditte alla rassegna di promozione e valorizzazione del territorio

ATESSA. È stata inaugurata ieri Val di Sangro Expo , 15mila metri quadri di esposizione, 200 aziende di 10 settori diversi. Era gremita piazza Abruzzo, in una giornata di fine estate fatta di colori e suoni, convivialità e buona organizzazione. Quattro giorni dedicati alla valorizzazione e promozione di un ampio territorio e delle sue molteplici produzioni per iniziativa di Comune e Bcc Abruzzo e Molise. L’ingresso è gratuito. Presenti gli stand anche dei Comuni di Atessa, Altino, Casoli, Paglieta, Perano, Roccascalegna, Sant’Eusanio e Tornareccio.
Dopo il taglio del nastro alla presenza di autorità religiose, militari, diversi imprenditori, alcuni consiglieri regionali tra i quali l’atessano Vincenzo Menna, il sindaco Giulio Borrelli ha fatto gli onori di casa leggendo anche un saluto di monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto. «Questa prima Expo Val di Sangro multi settore», ha detto il sindaco, «è un’occasione giusta e opportuna d’incontro e confronto tra le aziende, un’occasione per fare sinergia, per stimolare il gioco di squadra».
In questi quattro giorni ci saranno una ventina di convegni per approfondire temi di interesse per i vari settori. Borrelli ha subito chiarito: «Questa Expo non vuol mettersi in contrapposizione con fiere che hanno una loro storia e sono altra cosa». Il primo cittadino, dopo aver ringraziato Enzo Orfeo, vicesindaco e assessore alle attività produttive, «elemento propulsore di questa iniziativa», è entrato nell'attualità: «Il lavoro, lo sviluppo, l’occupazione non possono essere argomenti divisivi. Le cose, però, vanno dette per come sono. C’è una crisi dell'automotive, di Stellantis non della Honda, ma Stellantis è il core business di questa valle (una crisi che non sappiamo fino a che punto sia solo congiunturale, come sostiene l’amministratore delegato di Stellantis). Il calo di produzione, il dimezzamento dei veicoli che escono oggi dalla ex Sevel rispetto a prima, destano tuttavia una giustificata preoccupazione, anche per tutte le ripercussioni che hanno sull’indotto, su altre attività industriali e commerciali. Qui ci sono 22mila posti di lavoro, 22mila famiglie».
Erano presenti, tra gli altri Paolo Accastello, direttore dello stabilimento Stellantis della Val di Sangro, i top manager di Honda, Andrea Di Lucente, assessore alle attività produttive del Molise, Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti, il deputato Giulio Sottanelli. «Tavares non è Marchionne. Stellantis non è più Fiat o solo Fiat», ha concluso Borrelli. «La centrale di comando non sta in Italia. I tempi sono cambiati, i mercati globali incalzano. La Val di Sangro e l’Abruzzo hanno la possibilità di fronteggiare le nuove sfide se abbandoniamo le autogiustificazioni, le incomprensioni e le autocelebrazioni, se uniamo le forze per far emergere il meglio della capacità ideativa, produttiva, lavorativa».
Di sinergia ha parlato anche Tiziana Magnacca, assessore regionale alle Attività produttive che ha considerato di buon auspicio i tanti sindaci presenti: «L’importante è fare squadra per superare questa crisi che è congiunturale, determinata da fattori di grande incertezza, tra tutti l’incognita del veicolo elettrico. A questa sfida saprà rispondere per prima la Val di Sangro». Luigi D’Eramo, sottosegretario all’Agricoltura nel suo saluto ha detto: «Sono fortemente impressionato da questa Expo. Questo fa comprendere la qualità del tessuto politico, sociale, economico, agricolo di questo territorio».
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