Aperta la variante, incubo finito per Quadri

Folla alla inaugurazione del tratto di Fondovalle che vieta ai mezzi di pesanti di attraversare il paese

QUADRI. È stata inaugurata dall’Anas la variante all’abitato di Quadri sulla statale Fondovalle Sangro, opera attesa da decenni. Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Quadri, Saverio Calabrese. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, il senatore Fabrizio Di Stefano, diversi sindaci del circondario, esponenti dell’industria. Numerosa è stata la partecipazione degli abitanti di Quadri, comprese le scolaresche. Per avere l’idea di cosa rappresenti l’apertura della variante per i quadresi, basta una sola immagine: dopo l’inaugurazione, diversi anziani hanno tagliato il nastro in tanti piccoli pezzi che hanno poi donato ai ragazzi, affinché ricordino una giornata memorabile per il paese.

La variante, come ha spiegato Nelio Russo, capo dipartimento Anas, ha una lunghezza di 2,2 chilometri ed è costata 40,7 milioni di euro. Data la natura e l’orografia dei terreni attraversati, sono state costruite importanti opere quale la galleria naturale “San Marco 1” (1.553 metri), la galleria artificiale “San Marco 2” (86 metri) e il viadotto “Sangro” (346 metri), realizzato con una struttura mista in acciaio e calcestruzzo, in una travata continua a cinque campate. «Il nuovo tratto stradale», ha affermato il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, «consentirà di evitare l’attraversamento del centro abitato di Quadri, decongestionando un’area interessata prevalentemente da automezzi pesanti che transitano sulla direttrice Tirreno-Adriatico. Inoltre» ha proseguito «la variante porterà beneficio alle aziende industriali e manifatturiere della Val di Sangro grazie alla riduzione dei tempi di trasporto delle merci e consentirà al traffico turistico proveniente dalla Puglia e alle utenze provenienti dall’autostrada A14 di ridurre i tempi di percorrenza necessari per il raggiungimento del comprensorio sciistico Roccaraso-Castel di Sangro».

«È un’opera molto utile», ha spiegato il presidente Chiodi, «e, non dimentichiamolo, che rientra nel piano di rilancio di questa zona, anche alla luce della volontà da parte della Fiat di investire 700 milioni sulla Sevel. Si tratta, però, solo della prima fase di un programma infrastrutturale che vede nella seconda parte la realizzazione di un progetto dell’Anas, stimato circa 100 milioni di euro. Sessanta di questi sono già disponibili, 40 dovrebbe metterli a disposizione il governo, sempre che le promesse di Renzi sulla copertura finanziaria non siano smentite dai fatti. Quel che è certo, è che il nostro impegno non è cosa dell’ultima ora».

Enrico Di Giuseppantonio ha sottolineato le varie vicissitudini per ottenere l’apertura della variante aggiungendo: «Quando si fa squadra si raggiungono questi risultati. L'augurio che faccio, come ultimo presidente della Provincia di Chieti, che i sei chilometri che mancano per completare nella sua interezza la Fondovalle, siano realizzati in tempi brevi». Emozionato il sindaco Calabrese: «Oggi i quadresi si riappropriano della loro intimità. Un ringraziamento va a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera, compresi i miei predecessori. Oggi per noi finisce un incubo».

Matteo Del Nobile

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