Arrivano due nuove antenne dei telefonini

Impianti Wind in corso Mazzini e corso Europa. Ricorso al Tar per il traliccio sul multipiano

VASTO. Due nuove antenne in arrivo. Gli impianti per la telefonia mobile sono previsti in corso Mazzini, sul tetto del palazzo di vetro, e in corso Europa, su un edificio nei pressi dello snodo con via San Giovanni da Capestrano e piazza della Repubblica. La società che ha presentato domanda in Comune è la Wind telecomunicazioni spa, il cui piano viene reso noto dall’assessore all’urbanistica Luigi Masciulli, lo stesso che ha ingaggiato da mesi una battaglia contro l’antenna sul Multipiano installato dalla società Ericson. Il traliccio è ancora lì, nonostante le ordinanze di rimozione e l’annullamento dell’autorizzazione disposto dallo sportello unico delle attività produttive (Suap). Invece di rimuovere l’impianto la società ha presentato ricorso al Tar per far valere in quella sede le sue ragioni. Insomma, in assenza di un piano che dovrebbe regolamentare le installazioni, i cui primi passi vennero mossi nel 2007, le antenne imperversano.

«L’unica arma è la trasparenza e l’informazione», attacca Masciulli, «proprio per questo mi sento in dovere di informare che il programma e le planimetrie relativi alle due nuove antenne sono stati pubblicati il 15 aprile scorso all’albo pretorio e inseriti nel sito istituzionale del Comune. Nei trenta giorni successivi, ovvero entro il 15 maggio, possono essere presentate osservazioni da parte di singoli cittadini, titolari di interessi pubblici e privati e di interessi diffusi, come le associazioni e i comitati». Responsabile del procedimento è l’architetto Gisella La Palombara (Ufficio urbanistico, ex palazzi scolastici), alla quale potranno essere richieste tutte le informazioni necessarie, nei giorni di martedì, mercoledì giovedì dalle 16 alle 18 e il venerdì dalle 11.30 alle 13.30.

Intanto, dopo tante proteste e iniziative si ha l’impressione che anche il Comitato cittadino si sia rassegnato all’antenna sul multipiano. È ancora lì nonostante il provvedimento del Suap che, lo scorso febbraio, ha revocato l’autorizzazione. Per il Movimento 5 stelle è tutta colpa di impegni disattesi. «È utopia pensare di non permettere l’installazione di nuove antenne, perché è previsto per legge come impianti di utilità pubblica, ma, se si fosse dato seguito agli impegni presi, ma evidentemente non mantenuti, oggi avremmo avuto pochi siti condivisi e facilmente controllabili con centraline di rilevazione», insistono i grillini, «oltre che, sicuramente, distanti dalle abitazioni: come i siti pubblici del terminal bus, dove è stata trasferita l’antenna impiantata in via Pitagora, e del campo sportivo di Vasto Marina, dove lo stazionamento degli atleti è solo per poche ore al giorno». (a.b.)

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