Articolo 18, azienda di Atessa sciopera contro la Marcegaglia

Due ore di sciopero alla Pierburg per protestare contro le affermazioni del presidente di Confindustria contro i sindacati che "proteggono assenteisti cronici, ladri e quelli che non fanno il loro lavoro"

ATESSA. Due ore di sciopero alla Pierburg di Atessa per protestare contro le affermazioni del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. "I lavoratori non possono accettare di essere offesi gratuitamente da un personaggio che nemmeno immagina cosa significhi vivere nelle fabbriche di oggi, con ritmi devastanti e stipendi da fame", scrivono in una nota le maestranze della multinazionale americana, che produce pompe per l'acqua e collettori per auto. E a Marcegaglia, che due giorni fa auspicava un "sindacato che non protegge assenteisti cronici, ladri e quelli che non fanno il loro lavoro", suggeriscono di chiedere scusa.

Lo sciopero è stato indetto dalle Rsu di Fiom e Uilm, lo rende noto il segretario provinciale Fiom di Chieti, Davide Labbrozzi. "Nessuno può permettersi di rimettere in discussione il diritto di ammalarsi, di scioperare, di richiedere i benefici che le Leggi di questo Paese mettono a disposizione dei lavoratori", prosegue il comunicato. "Diritti generali che sembrerebbero elementi capaci di trasformare un normale lavoratore in una sorta di omino lavativo. L'Articolo 18, si aggiunge, è una norma di civiltà e strumento che rende i lavoratori liberi di pretendere rispetto, non è la Legge che protegge i lavativi, ed è la locomotiva che trasporta vagoni carichi di democrazia prevista dalla Costituzione e trasportata nei luoghi di lavoro dalla Legge 300".

"La Marcegaglia", conclude la nota delle Rsu, "farebbe bene a chiedere scusa a una classe operaia che in questi anni ha arricchito le casse dello Stato e delle aziende di questo Paese, comprese quelle di proprietà Marcegaglia".
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