Ascoltati tre testimoni su minacce ed estorsioni

12 Dicembre 2012

VASTO. Operazione Crash. È stata aggiornato al 22 gennaio 2013 il processo ai cinque imputati arrestati a marzo 2011 su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani con l’accusa di estorsione,...

VASTO. Operazione Crash. È stata aggiornato al 22 gennaio 2013 il processo ai cinque imputati arrestati a marzo 2011 su richiesta del sostituto procuratore Giancarlo Ciani con l’accusa di estorsione, lesioni personali, traffico di sostanze stupefacenti, minacce aggravate: Giuseppe Ventrella, il figlio Ruggero, Jari Pellerani, Petrica Calderas e Luigi D’Adamo.

Il processo è stato rinviato per permettere la deposizione in aula del perito che ha analizzato le intercettazioni ambientali che avrebbero incastrato gli indagati. Ieri mattina i giudici hanno ascoltato le dichiarazioni di tre testimoni informati sui fatti. Nel corso della prossima udienza i giudici sentiranno le parti offese e a seguire l’esperto. I difensori degli imputati, Arnaldo Tascione, Angela Pennetta, Giovanni Cerella, Filippo Di Risio, Francesco Menna, Elisa Pastorelli sono convinti di poter dimostrare l’infondatezza delle accuse contro i loro assistiti.

Gli imputati vennero intercettati e controllati per mesi con una microspia nascosta nella Land Rover Discovery di uno di loro. La polizia, diretta dal vicequestore Cesare Ciammaichella, annotò minuziosamente il contenuto delle conversazioni e realizzò un faldone di 620 pagine che venne consegnato al sostituto procuratore Giancarlo Ciani. Il dossier era un lungo elenco di reati: alcuni commessi, altri, secondo il dirigente del commissariato, programmati. Il Gip, Giovanni Falcione non esitò a disporre l'arresto. I difensori rigettarono con determinazione le accuse. Agli avvocati non risulta che i cinque abbiano minacciato e sull’estorsione mancherebbero riscontri.

Il processo è iniziato un anno fa. Fondamentale per i magistrati giudicanti sarà l’esito della perizia sulle intercettazioni ambientali. (p.c.)

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