Asl, 30 sindaci chiedono le dimissioni di Zavattaro Lui: "Equivocate le mie frasi"

I sindaci del Pd chiedono le dimissioni del manager, inciampato in una considerazione poco felice sulla sanità nella provincia, del commissario alla Sanità Baraldi, e dell'assessore Venturoni

LANCIANO. "Contro lo sfascio della sanità frentana" trenta sindaci del Pd e del centrosinistra della provincia di Chieti hanno chiesto le dimissioni del manager della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Francesco Zavattaro, del commissario governativo alla Sanità, Giovanna Baraldi, e dell'assessore alla Sanità della Regione Abruzzo, Lanfranco Venturoni. "Se non avessi avuto fiducia negli abruzzesi e nelle capacità degli operatori della sanità",  replica Zavattaro, "non sarei venuto fin qui a lavorare insieme a loro per i cittadini di questa regione. Per questo ritengo che si sia scatenato un inutile putiferio su una metafora chiaramente paradossale, citata perché questa Direzione ha in testa un progetto ambizioso: rendere l'assistenza in questa territorio pari a quella prestata negli ospedali delle regioni virtuose, ai quali si rivolgono molti dei nostri utenti, e che rappresentano pertanto un modello di efficienza a cui ispirarsi".

Sindaci contro Zavattaro. La decisione è emersa al termine di un incontro al quale ha partecipato anche il segretario Pd di Lanciano, Leo Marongiu. "Alle dichiarazioni gravissime di Zavattaro, ma anche della Baraldi e prima ancora di Venturoni, che non farebbero mai curare nei nostri ospedali, contestiamo il loro operato, fatto solo di tagli e nessuna programmazione e innovazione dei servizi sanitari", afferma Camillo Di Giuseppe, sindaco di Altino (Chieti) e segretario provinciale del Pd. "Chiediamo un radicale cambio di passo sulla politica sanitaria regionale". Il sindaco di Gessopalena (Chieti), Antonio Innaurato, anche presidente della Comunità Montana di Palena (Chieti), ha sottolineato "tutta la preoccupazione dei cittadini che non ricevono più adeguata assistenza. Ormai in molti sono costretti a ricorrere a visite private con costi fino a 250-300 euro. Gli interventi in sala operatoria sono diminuiti di un terzo. Il Governatore Chiodi, che non ha mai voluto incontrare gli amministratori, sta ridicolizzando anche la professionalità dei medici e offendendo un territorio sempre all'avanguardia. La ex Asl Lanciano-Vasto, con il bilancio in pareggio, era rientrato nei parametri sia nazionale sia regionale. Notiamo ora che anche il sindaco di Lanciano, Filippo Paolini, ha preso atto, con identica richiesta di dimissioni di Zavattaro, della debolezza della politica della Asl e della  Regione".

La replica di Zavattaro. "La frase sotto accusa era inserita in un contesto di analisi", replica il manager della Asl, "nel quale si poneva l'accento sull'esistenza di una rete uniforme e indistinta, dove tutti fanno un po' di tutto, che non tutela realmente nessuno; di qui la necessità di specializzare concentrando le attività, così da garantire numeri e pratica che fanno la forza di una struttura offrendo una risposta di qualità all'utenza. In questo senso la nostra idea è quella di costruire un'organizzazione che faccia compiere un salto di qualità ai nostri assistiti, e che crei condizioni di uguaglianza non tra questo e quell'ospedale, ma tra il nostro sistema sanitario e quello di altre regioni che continuano ad attrarre i nostri pazienti. Un progetto che desideriamo realizzare insieme agli operatori, il cui contributo è fondamentale. La sfida", conclude il manager, "è far compiere un salto di qualità alle nostre strutture e alla sanità di questo territorio, che non si realizza certo replicando le attività ovunque per fare tutti contenti, come invece testimonia la storia di questa regione: si potrà crescere e dare ai nostri assistiti pari diritti e opportunità di salute solo importando modelli organizzativi più efficienti, che altrove funzionano e che hanno fatto la fortuna di altre realtà e dei cittadini che ricevono risposte assai qualificate ai loro bisogni. È questo l'unico obiettivo che ho in mente, e che intendo realizzare con il contributo di chi ha voglia di raccogliere questa sfida".

Risoluzione in consiglio regionale contro Zavattaro. Il capogruppo Pd Camillo D'Alessandro ha presentato, stamane, una risoluzione urgente che sarà discussa nel prossimo consiglio regionale, contenente la richiesta della destituzione del manager della Asl. "Zavattaro vada a lavorare e a curarsi altrove", afferma D'Alessandro. "Se lo stesso manager della Asl si permette di dire certe cose è evidente che non è assolutamente all'altezza del suo compito. Le sue esternazioni sono la prova della sua inadeguatezza. Non può rimanere al suo posto un minuto di più e se non avrà il buon senso di dimettersi Chiodi lo deve cacciare per giusta causa e giustificato motivo chiedendo i danni a nome di tutti gli abruzzesi per le dichiarazioni rese". Nella risoluzione il capogruppo del PD in regione chiede, inoltre, di verificare i presupposti per un'azione per il risarcimento dei danni procurati dalle dichiarazioni del manager.

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