Assenteisti incastrati dai nonnetti

Anziani in piazza segnalano i dipendenti comunali che escono per la spesa: Pupillo martedì in procura

LANCIANO. Sono l’occhio vigile e critico di piazza Plebiscito, di ogni cosa che accade all’ombra del monumento dei Caduti, della torre civica, della cattedrale, e anche di chi entra e chi esce da Palazzo di città. Un viavai costante non solo di politici, consiglieri, imprenditori, referenti di associazioni, ma soprattutto di dipendenti, spesso “beccati” dove non dovrebbero essere durante il consueto orario di lavoro. È anche grazie ai pensionati di piazza Plebiscito, eterni figuranti della Lanciano un po’ pettegola e un po’ moralista delle giornate di ozio e chiacchiere come nella migliore tradizione di provincia, che si è potuto risalire agli illeciti perpetuati da alcuni dipendenti del Comune.

Gli impiegati - sette secondo alcune indiscrezioni - sarebbero stati segnalati alla Procura dal sindaco Mario Pupillo e dai suoi collaboratori per aver abbandonato il posto di lavoro per svolgere attività private. Se da un lato la stretta sui controlli ai timbri dei cartellini era partita un annetto fa per volere della stessa amministrazione, dall’altro, ad agevolare le verifiche, ci hanno pensato i solerti e impeccabili vecchietti della piazza. Sono loro che hanno studiato le mosse e gli orari dei dipendenti assenteisti, che hanno frugato con lo sguardo nelle abitudini illecite e un po’ ingenue di «quelli che lavorano a lu Cumune». E dopo aver verificato ogni mossa e ogni cattiva abitudine, partiva la telefonata di segnalazione: «La signora tal dei tali è entrata a tale ora ed è uscita a far la spesa». Oppure: «C’è un dipendente che sosta regolarmente in un vicino tabacchi a giocare alle macchinette». Ora, luogo e attività cronografati peggio che in un rapporto di un’agenzia investigativa. Accuse, poi, verificate e che hanno portato alle segnalazioni in Procura. Gli illeciti potrebbero essere vari, anche di natura penale: dal peculato, all’abbandono del luogo di lavoro, fino alla truffa. E la situazione, seppur dai contorni comici, ha assunto una rilevanza grave se, come sembra, la Procura ha aperto un fascicolo.

Intanto il sindaco Pupillo è stato chiamato a comparire nell’ufficio del Procuratore per martedì. In quella sede gli verrà chiesto di far chiarezza su alcune questioni. Parrebbe che alcuni casi segnalati fossero gravi e reiterati. I dipendenti in questione non solo uscivano senza timbrare, ma passavano tempo fuori dagli uffici, perfino in alcuni locali vicini al Comune. Circostanza quest’ultima che aveva sollevato, oltre alla disapprovazione e alla “vendetta” dei vecchietti di piazza Plebiscito, anche lamentele degli utenti dei vari uffici. A novembre 2012 l’assessore al personale, Valentino Di Campli aveva proposto la regolamentazione di orario di servizio, straordinari e permessi ai dipendenti. Erano decine e decine (su 220 dipendenti totali) le mancate timbrature. Qualcuno dimenticava il cartellino a casa. Perfino la macchinetta marcatempo non funzionava come doveva. Ma da oggi, passare in piazza sotto lo "scanner" dei pensionati, non sarà più così anonimo e provinciale.

Daria De Laurentiis

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