Ater: lavoratori da aiutare. Politici: niente tagli alle spese

CHIETI. Il consiglio comunale vota il sostegno ai lavoratori dell’Ater che rischiano di rimanere senza stipendio per diversi mesi ma boccia la richiesta di riduzione della spesa pubblica, a partire...
CHIETI. Il consiglio comunale vota il sostegno ai lavoratori dell’Ater che rischiano di rimanere senza stipendio per diversi mesi ma boccia la richiesta di riduzione della spesa pubblica, a partire dal taglio dei costi della telefonia comunale, avanzata dal consigliere di maggioranza Mario De Lio. Il sindaco abbandona l’aula seccato dall’ennesima debacle della sua maggioranza. Piena di consiglieri non più allineati ai diktat della coalizione di centrodestra. Che, per una volta, ha trovato piena condivisione con la minoranza, ad eccezione di due consiglieri che si sono astenuti dal voto, nell’approvazione dell’ordine del giorno presentato dal Pd con primo firmatario Alessandro Marzoli. Il quale ha chiesto al sindaco Di Primio di tenere alta l’attenzione sui problemi dell’Ater di Chieti. Dove i lavoratori, una ventina in tutto, potrebbero restare senza stipendio per mesi. Una diretta conseguenza del buco milionario contratto dall’Ater e acuito dagli stipendi d’oro dei suoi dirigenti (leggi Domenico Recchione). Il consiglio regionale, con una legge in extremis, ha tentato di porre riparo prevedendo un piano di rientro per l’Ater, il commissariamento e la diminuzione degli stipendi corrisposti ai suoi vertici. Ma la legge non è stata ancora pubblicata sul Bura e per questo il Pd ha voluto responsabilizzare anche il Comune. Il consiglio, poi, ha battagliato sull’ordine del giorno di De Lio che ha auspicato l’istituzione di un piano di austerità sulla spesa comunale e l’adozione di un codice rigoroso per gli amministratori. Richiesta vana considerando che l’ordine del giorno ha raccolto 13 voti favorevoli e altrettanti contrari venendo, di fatto, bocciato. (j.o.)