Auto bruciata di giorno dopo il taglio delle gomme

Tornano gli incendiari, distrutta in via Adriatica la vettura di un pensionato Protestano i residenti del centro: «Questa zona è diventata invivibile»

VASTO. Una sfida alla città e alle istituzioni. Un nuovo scossone che mette a dura prova la tranquillità dei cittadini. Gli incendiari tornano a colpire e lo fanno in pieno giorno e a pochi passi dal centro. Il fuoco ha distrutto la Renault Clio di un pensionato che abita in via Adriatica, a ridosso dell’Arena delle Grazie. La chiamata al centralino dei vigili del fuoco è arrivata alle 14,04. Quando i soccorritori sono arrivati il fuoco aveva già distrutto il cofano anteriore della Clio.

Sulla natura del gesto doloso non ci sono dubbi. Gli autori poche ore prima dell’incendio avevano danneggiato i pneumatici dell’utilitaria. Quando l’auto è stata trasformata in un falò il proprietario si trovava dal gommista a comprare le gomme nuove. Resta da chiarire il movente del gesto. La polizia non esclude possa essersi trattato di un dispetto. Un messaggio poco cordiale veicolato con il fuoco. «La verità è che questa zona è diventata invivibile», hanno protestato alcuni residenti.

Chi ha dato fuoco ha agito fra le 13,30 e le 14. A quell’ora vicino alla Clio non c’erano altre vetture. Seduti attorno alla tavola imbandita per il pranzo, i residenti non hanno fatto caso a quello che accadeva per strada. Qualcuno ha raggiunto la vettura e ha versato sul cofano e sulla ruota posteriore sinistra abbondante liquido infiammabile. Un liquido inodore ma che prende fuoco rapidamente. È bastato gettare una fiamma sul cofano e in pochi secondi la Clio è stata avvolta dal fuoco. Il bagliore ha allertato un passante che ha subito chiesto aiuto al 115. Sul posto sono accorsi anche la polizia e i carabinieri.

Sconcertato e incredulo il proprietario, L.R. un tranquillo pensionato che abita nella zona. L’uomo è stato ascoltato dalla polizia insieme alla figlia. L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un dispetto. «La verità è che a rimetterci sono sempre i cittadini onesti e tranquilli», hanno protestato alcune famiglie esprimendo la loro solidarietà a L.R..

Le forze dell’ordine hanno transennato tutta l’area per evitare ai curiosi di avvicinarsi e per eseguire i rilievi con maggiore tranquillità. Gli agenti della polizia scientifica e i carabinieri hanno controllato accuratamente l’interno e l’esterno della vettura, ma anche il marciapiede accanto al quale la Clio era stata parcheggiata e l’interno dell’Arena della Grazie, ultimamente oggetto di diversi atti di teppismo. Gli investigatori per il momento non parlano. Hanno raccolto diverse testimonianze e annotato molti particolari che potrebbero aiutarli a risolvere il caso.

L’incendio è il quarto divampato nel Vastese in un mese. Due i roghi in via Genova Rulli, uno a Carpineto Sinello e ieri l’utimo episodio. Il rogo di via Adriatica ha inevitabilmente riacceso anche le polemiche sulla sicurezza e il degrado del centro storico. Da mesi i residenti chiedono che venga fatto il censimento dei residenti. La stessa richiesta è stata presentata dai consiglieri dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale. «Un Comune dovrebbe sapere chi abita la città e soprattutto cercare di prevenire situazioni di disagio», insiste il centrodestra. Marco Di Michele Marisi torna invece a rimarcare l’importanza della videosorveglianza. «La sicurezza è un diritto dei cittadini. La stessa Procura ha sollecitato le telecamere», rimarca l’esponente dei Giovani in movimento. «Il Comune non perda altro tempo». (p.c.)

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