Auto bruciata nella notte Ora anche Cupello ha paura

Dopo il raid di San Salvo incendiata una Fiat 500 parcheggiata in via Aragona I carabinieri escludono ritorsioni sul proprietario. Terzo rogo da inizio anno

CUPELLO. A chiamare i vigili del fuoco di Vasto sono stati i carabinieri. In via Aragona, a Cupello, le fiamme che avvolgevano una vecchia Fiat 500 illuminavano a giorno la strada. Le lancette dell’orologio segnavano l’1,15. La vettura trasformata in torcia era da tempo fuori uso. Il proprietario avrebbe dovuto rottamarla. Per i carabinieri era in parcheggio in attesa della rottamazione.

Il movente. La presenza del vecchio veicolo pare desse fastidio a più di una persona. Gli investigatori non escludono che questo particolare possa essere stato il movente dell’incendio doloso. Il maggiore dei carabinieri Giancarlo Vitiello, comandante della compagnia dei carabinieri di Vasto, esclude che possa essersi trattato di un messaggio veicolato con il fuoco: nessuna intimidazione o vendetta. Sull’origine dolosa non ci sono dubbi. Probabilmente l’autore non è andato lontano. Ma nessuno dei residenti ha visto movimenti sospetti. E come capita sempre più spesso il silenzio e i tanti “non so” anzichè chiarire non aiutano le indagini. Resta il fatto che nel compresorio ormai si è perso il conto delle auto incendiate.

Lunga scia di fuoco. L’elenco delle auto bruciate nel Vastese è sempre più lungo. Quale che sia il movente, il gesto ha riacceso l’indignazione dei cittadini. Dopo un periodo di relativa calma nel territorio le auto (e non solo) hanno ripreso a bruciare. Da inizio anno questo è il terzo incendio fatto per un presunto “dispetto”.

A San Salvo. L’ultimo rogo doloso è di una settimana fa. Il fuoco ha incenerito la Fiat Punto intestata a un familiare di un giovane commerciante al quale a dicembre era stata distrutta dal fuoco una Bmw nello stesso cortile di via Trignina. I carabinieri, su incarico della Procura, stanno facendo comparazioni fra i due episodi.

A Vasto. L’autore dell’incendio doloso del 23 gennaio in via Casetta voleva lanciare un messaggio alla vittima. Per farlo ha scelto il fuoco e ha firmato il gesto lasciando sul posto la bottiglia che conteneva il liquido infiammabile versato sul cofano dell’auto, un’Alfa Romeo Giulietta. Il proprietario del veicolo è un tranquillo trentenne di Vasto che conduce una vita altrettanto serena.

Paola Calvano

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