Babbo Natale saluta i bambini nel centro di Lanciano: è polemica per le dichiarazioni di una maestra elementare

LANCIANO

«Babbo Natale non esiste», lite tra maestra e genitori 

Insegnante gela i bambini di terza elementare: «Sono i papà a portare i regali». Le famiglie: «Siamo sconcertati»

LANCIANO. È l’uomo dal vestito rosso e dalla lunga barba bianca a cui i bambini affidano i sogni e i desideri più belli. È l’omone buono che, indaffarato con gli amici folletti, prepara i regali per tutti i bimbi del mondo. È quello che viaggia sulla slitta volante trainata dalle renne. È Babbo Natale, custode della magia del Natale, a cui si rivolgono con letterine e disegni grandi e piccini. Si rivolgevano a lui anche i bambini della terza elementare di una scuola di Lanciano, fino a qualche giorno fa, quando una maestra ha detto loro che «Babbo Natale non esiste, è un’invenzione». Ed è scoppiato un caso, con un’appendice di polemica su Facebook.


Un’affermazione che ha sconcertato gli alunni, lasciato in lacrime i più sensibili, e allarmato e fatto infuriare i genitori che ora stanno cercando di recuperare i frammenti del sogno spezzato. Ma cosa è accaduto? Perché tanta “crudeltà” verso dei bambini di 8 anni che attendono trepidanti il Natale? Secondo quanto raccontato dagli alunni e da alcuni genitori, durante la lezione, una bambina parlando di una scenetta con gli elfi e Babbo Natale si è vista bloccare dalla maestra che le avrebbe detto: «Gli elfi non esistono, esistono gli angioletti. Babbo Natale non esiste: i regali li portano i papà. E non esiste neanche la befana».

Volti smarriti, bimbi con i lacrimoni, genitori sconcertati e contrariati. «Siamo rimasti basiti», raccontano i genitori, «non capiamo il perché di queste affermazioni. Che significa dire non esiste Babbo Natale? Lui è la magia del Natale, è fantasia, meraviglia, fiaba, sogno, desiderio; perché cancellarlo? Confrontarsi con quello che rappresenta fa parte della crescita di ognuno di noi, ma c’è modo e modo di farlo, non di certo quello adottato da questa insegnante».
La storia è finita inevitabilmente sui social e i commenti non sono stati affatto belli verso la maestra per «aver rubato l’infanzia ai bambini». Ma, c’è anche la versione dell’insegnante, che dice di essere stata fraintesa e della scuola. La maestra avrebbe detto che gli elfi non esistono e neanche Babbo Natale per evitare che gli altri alunni prendessero in giro la bambina e i bambini che parlavano di elfi e folletti. «Vedremo», chiudono i genitori, «fatto sta che ora dobbiamo “orientare” i nostri figli. Alcuni sono smarriti: da un lato, hanno noi che a casa parliamo di Babbo Natale e Rudolph, la renna con l’insolito naso rosso e luminoso, prepariamo i dolcetti e pensiamo a cosa lasciare all’omone dalla barba bianca quando lascia il regalo, dall’altro, le parole dell’insegnante, che hanno un peso notevole».

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