Bagni chiusi in piazza con 30 bus di fedeli in visita al Miracolo

Protesta Lanciano Europa: figuraccia in città il 25 aprile D’Ortona (Pdl): pessima pubblicità per i tanti turisti

LANCIANO. Non è una città per turisti la “Capitale della Frentania”, custode del Miracolo Eucaristico. Per lo meno non lo è stata giovedì scorso, 25 aprile, quando oltre 30 bus zeppi di pellegrini e religiosi si sono fermati in piazza D’Amico. Il primo impatto è stato tragico: bagni pubblici inesorabilmente chiusi. La segnalazione, alla vigilia di un’altra festività importante e potenzialmente carica di turisti, quella del 1° maggio, arriva dal presidente dell’associazione Lanciano Europa, Francesco Piccirilli.

«Mi sono vergognato di essere lancianese», racconta furioso, «giovedì scorso abbiamo assistito a un enorme flusso di donne, giovani, anziani, religiosi che nel giorno della Festa della Liberazione hanno scelto di raggiungere Lanciano e visitare il Miracolo Eucaristico. Con grande sorpresa e sgomento ci siamo però accorti che i bagni erano chiusi. A questo punto», prosegue Piccirilli, «ci rivolgiamo all’amministrazione: era a conoscenza della situazione? Perché i servizi pubblici erano chiusi? E perché non sono stati presi provvedimenti immediati come l’installazione di bagni chimici? Probabilmente», incalza il presidente di Lanciano Europa, «chi doveva fare il suo dovere non l’ha fatto. Chi detiene il potere, concesso per volontà dei cittadini, ha l’obbligo morale di dare risposte immediate, lavorando giorno e notte. Scuse non ce ne sono».

Lanciano, secondo gli ultimi dati sul turismo religioso accoglie ogni anno circa 100 mila pellegrini. «Oltre ai bagni pubblici chiusi», sottolinea Piccirilli, «non ci sono neanche panchine, aree di ristoro, guide turistiche, perfino il punto informazioni di Piazza D’Amico è chiuso: chiediamo risposte immediate».

«Lanciano», attacca il capogruppo consiliare del Pdl, Manlio D’Ortona, «si fregia tanto del titolo di Città del Miracolo Eucaristico, ma questa amministrazione continua a incassare errori grossolani. Il fatto che manchino servizi fondamentali come i bagni pubblici è una pessima pubblicità per la città e un pessimo servizio che si consegna ai pellegrini e ai turisti. Si continuano a fare proclami, ma non si riesce a mandare avanti nemmeno l’ordinaria amministrazione». (d.d.l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA