Bendotti: non siamo bancomat della Regione

Scoppia il caso borse lavoro: il Comune anticipa oltre un milione di euro, ora presenta il conto

LANCIANO. «Dal 2010 ad oggi, per quanto riguarda le politiche sociali, il Comune è stato il bancomat della Regione». L’assessore Dora Bendotti (lista Lanciano in Comune) risponde così alle critiche dell’opposizione sui presunti tagli ai servizi sociali.

«Dai fondi per il Piano di zona ai finanziamenti per altri servizi, l’amministrazione comunale ha sempre anticipato quello che doveva essere erogato dal governo regionale», afferma l’esponente della giunta Pupillo. E ad oggi le somme che il Comune di Lanciano deve ancora avere ammontano a 1.200.000 euro. «Invece di strumentalizzare questo momento difficile», continua la Bendotti, «perché i consiglieri di opposizione non interloquiscono con gli amministratori regionali, dello stesso orientamento politico, aiutando così il Comune ad avere i fondi che gli spettano? Siamo stanchi di essere accusati di insensibilità e incapacità a gestire la cosa pubblica. Il Comune ha scelto di non tagliare le risorse per istruzione e sociale (che per il 2014 dovrebbero ammontare a 3 milioni di euro, ndc), cosa che ha fatto invece la Regione. È vero che stiamo rivalutando tutti i servizi», sottolinea ancora l’assessore, «ma senza tagliare alcun servizio».

Borse lavoro. È stato il consigliere Manlio D’Ortona (ex Pdl) ad attaccare la giunta sul mancato rinnovo delle borse lavoro, avviate dalla precedente amministrazione e di cui lo scorso anno beneficiavano sette persone con problemi psichiatrici. «In questi anni c’è stata un’applicazione distorta di un presidio sanitario», interviene il sindaco Mario Pupillo, «il servizio è stato trasformato in una sorta di “postificio”, ma il fine non è quello di assicurare un posto di lavoro stabile. Anzi, la borsa lavoro deve essere intesa per un periodo limitato di tempo, al massimo un anno: il paziente, poi, deve essere avviato verso un tipo di sostegno diverso o inserito nel mondo del lavoro». Invece, secondo l’amministrazione, per diversi anni ne hanno beneficiato le stesse persone. «Per quest’anno il Comune si farà carico di cinque borse lavoro», continua Pupillo, «che saranno assegnate a nuovi pazienti scelti dalla Asl, che avvierà anche un percorso con i comuni e le aziende del territorio per offrire uno sbocco a queste persone». «L’amministrazione non ha mai fatto un passo indietro su questo servizio, ma occorreva una riflessione», aggiunge l’assessore Bendotti, «il servizio era gestito male, mai nessuno ha monitorato i risultati. Essere vicino agli ultimi non significa che siano sempre gli stessi».

Informagiovani. Altro motivo di polemica è l’Informagiovani. «Chi aveva deciso di non rifinanziare e chiudere lo sportello ci accusa adesso di avere depotenziato il servizio», si sfoga la Bendotti, «invece l’amministrazione Pupillo ha riaperto lo sportello. Abbiamo preferito ridurre le ore di lavoro per conservare il posto agli operatori, senza guardare al colore politico». (s.so.)

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