Bernabeo, super lavoro a Ortopedia

In reparto solo tre medici. Il Tdm: l'università mandi gli specializzandi

ORTONA. Attività programmate ad Ortona ed emergenze a Chieti: la Asl decide il futuro del reparti di ortopedia. Con un ordine di servizio firmato dal direttore sanitario della Asl Chieti-Lanciano-Vasto, Amedeo Budassi, sono state stabilite le attività da assegnare alla divisione dell'ospedale "Bernabeo" e quelle da destinare all'ortopedia del policlinico Santissima Annunziata di Chieti.

A darne notizia è il Tribunale del malato. Il Tdm, proprio qualche settimana fa, aveva chiesto una presa di posizione da parte della Asl per sbloccare la situazione del reparto alle prese, come tutti i reparti, anche con la carenza di personale. L'associazione torna a chiedere, dato il nuovo programma delle attività, che si metta il reparto in condizione di svolgere un carico di lavoro non indifferente inviando, a sostegno dei tre medici in organico, uno o due specializzandi. In pratica l'ortopedia di Chieti farà tutte le urgenze mentre i tre medici a Ortona dovranno prestare sostegno sanitario al pronto soccorso teatino, effettuare, ad Ortona, gli interventi programmati, quelli in day hospital e quelli in day surgery. Inoltre dovranno dedicarsi, qualora avessero altro tempo, anche agli impianti delle protesi. Questa attività è ripresa lunedì mattina. «Commentiamo certamente in maniera positiva l'ordine di servizio della Asl», dice il presidente locale del Tdm, Giuseppe Tatasciore, «a fronte di questa direttiva, però, non possiamo non sottolineare che queste attività dovranno essere assicurate dai tre medici che operano in ortopedia e che non potranno godere delle ferie già maturate né di quelle che matureranno, né far fronte ad eventuali emergenze. Questa situazione, che riconosce comunque un importante ruolo all'ortopedia ortonese, potrebbe essere risolta se la clinica universitaria decidesse d'inviare uno o due specializzandi».

L'ortopedia del Bernabeo ha 8 posti letto e 5 posti per la riabilitazione. Nel 2010 il reparto ha effettuato ben 900 interventi. Con una direttiva resa nota a gennaio si è stabilito che i pazienti di Ortona operati a Chieti non devono essere trasferiti nelle cliniche private per la riabilitazione ma riportati al Bernabeo.

«Il personale del reparto si impegna con professionalità ed abnegazione a produrre salute», continua Tatasciore, «non comprendiamo, dunque, certe decisioni prese a discapito di chi vi lavora. La carenza di personale resta un fatto grave che si ripercuote sull'intero ospedale. Sul fronte delle novità sembra che tra qualche giorno si concluderà anche la vicenda delle nuove sale operatorie al primo piano del Bernabeo. A quasi quattro anni dall'inizio dei lavori (luglio 2007, ndc) ci aspettiamo un'inaugurazione in pompa magna ma ci chiediamo quale sarà il futuro del nuovo blocco operatorio, se verranno forniti al Bernabeo chirurghi, anestesisti e operatori necessari oppure se si dovranno attendere le calende greche per renderle operative».

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