Bolli falsi, condannati due tabaccai

21 Gennaio 2014

Inflitti tre anni e 4 mesi per le marche contraffatte circolate in città. Assoluzione per il peculato

LANCIANO. Giro di marche da bollo false: si è chiuso con due condanne del giudice per le udienze preliminari, Massimo Canosa, col rito abbreviato, l’indagine condotta dai carabinieri due anni fa in città. Per detenzione di valori bollati falsificati il Gup ha condannato Michele Sagarese, 46 anni, di San Vito a due anni di reclusione, e Andrea Mirto, 31 anni, di Lanciano a un anno e 4 mesi di reclusione. Quest’ultimo oltre all’accusa di detenzione di marche da bollo false per un valore di circa 100 euro, era anche accusato di peculato. Per quest’ultimo reato è stato assolto.

«Il peculato era relativo al fatto di non aver versato circa 45mila euro derivanti dal gioco 10 e lotto», dice l’avvocato difensore Luigi Toppeta, «ma i soldi sono stati versati ed è stato assolto. Sul caso della detenzione di marche da bollo false, che nell’indagine sarebbero state due da 70 euro e nove da 18 euro, invece, a processo solo 5 per un valore di 100 euro, faremo ricorso in appello perché è emersa la sua estraneità dai fatti». Altro ricorso in appello è quello dell’avvocato Carlo Paone che in aula ha rappresentato Sagarese, condannato a due anni. Anche per lui l’accusa era di detenzione di valori bollati falsificati. Proprio dall’esercizio commerciale di quest’ultimo, un punto di ristorazione, due anni fa partì l’indagine dei carabinieri.

Un’inchiesta che doveva essere antidroga, non di certo per marche da bollo false. I militari erano infatti rimasti insospettiti da un vasto viavai di acquirenti dal negozio di Sagarese. Gente che entrava nel locale ma che ne riusciva pochi minuti dopo e senza avere comprato né consumato nulla. Scattò quindi la perquisizione, ma anziché la droga i militari trovarono 61 marche da bollo di svariati importi: 24 euro, 14,62 euro, 18, 70, 170 e 340 euro, tutte contraffatte. Scattò quindi la denuncia del gestore dell’attività commerciale per falsificazione di valori bollati, introduzione nello Stato, acquisto, detenzione e messa in circolazione di valori di bollo falsificati. E partirono controlli nelle altre rivendite di tabacchi della città e del comprensorio. Alla fine trovarono 72 marche da bollo fasulle per un valore nominale di 2.100 euro.

Teresa Di Rocco

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