Burgo, due mesi senza salario

29 Aprile 2011

Le rsu: tempi lunghi per attivare le pratiche affidate all'Inps

CHIETI. L'utilizzo di parte del Tfr maturato dai lavoratori per dare continuità alle mensilità percepite con la cassa integrazione in attesa degli assegni Inps e la necessità di accelerare le procedure per vedere nuovi insediamenti produttivi in via Piaggio. E' quanto emerso a margine dell'assemblea degli ex lavoratori Burgo convocata dalla rsu. Presente al vertice il sindaco Umberto Di Primio.

Il primo cittadino è stato accolto con un fragoroso applauso dai dipendenti della vecchia cartiera assiepati nella sala del Piccolo teatro dello scalo. «Ringraziamo il sindaco» afferma Giancamillo Marrone della rsu «perché ha tenuto fede agli impegni assunti con noi in questa sede un anno fa. Il progetto In.Te è stato rilanciato mentre siamo riusciti ad ottenere la proroga della cassa integrazione in deroga». Già concessa dal Cicas regionale per i prossimi otto mesi, ma in pratica, non ancora calendarizzata con i relativi assegni.

I sindacati, durante il tavolo di concertazione con la Burgo, hanno scoperto che le modalità di erogazione della cassa integrazione, con ogni probabilità, cambieranno. Ovvero potrebbe non essere più l'azienda a girare gli assegni bensì l'Inps ricorrendo al fondo regionale. Un passaggio burocratico che, di fatto, ha mandato in allarme i 136 dipendenti dell'ex Burgo beneficiari della cassa integrazione.

I problemi sarebbero di natura tecnica. «Rischiamo di non prendere lo stipendio l'8 maggio come da consuetudine» spiega Davide Cellucci della rsu «perché con l'Inps servirebbero una quarantina di giorni per emettere i nuovi assegni». La rsu e i sindacati confederali stanno già cercando mediazioni con l'azienda anche per evitare disagi nel calcolo dei contributi e degli assegni familiari.

Il sindaco annuncia. «Ho chiamato Burgo e stiamo vedendo come coprire questi possibili due mesi senza stipendi. C'è in ballo» dice Di Primio «l'ipotesi di utilizzare parte del Tfr maturato dai lavoratori. «Resta, comunque, l'esigenza di concretizzare in fretta il progetto In.Te che, adesso, si è strutturato in un consorzio di rete. «A breve incontrerò i rappresentanti del consorzio In.Te. Bisogna velocizzare i passaggi tecnici per consentire all'area dell'ex cartiera» riprende il sindaco «di diventare immediatamente insediabile. Servono i progetti poiché la cassa integrazione non sarà infinita e il distacco dalla Burgo è inevitabile».

Da capire, infine, le intenzioni della società Parco Paglia spa che ha firmato un preliminare di acquisto, in scadenza a giugno, di un terreno ex Burgo. La rsu chiude l'assemblea con un appello: «Vogliamo tornare a lavorare».

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