C'è il piano casa, scatta il premio di cubatura

Il sindaco: «Ampliamenti possibili, ma solo nelle zone periferiche»

VASTO. Un "premio di cubatura" per la ristrutturazione dei fabbricati, ma solo in alcune zone della città per non appesantire un territorio già oggetto di massiccia espansione edilizia. Il consiglio comunale recepisce la legge regionale 16 del 2009, il cosiddetto "piano casa", ma con una serie di prescrizioni che ne limitano la portata. «Il provvedimento non è stato esteso a tutto il territorio comunale come avrebbero voluto le minoranze di centrodestra, ma riguarda solo le zone periferiche che si sono salvate dalla speculazione edilizia», spiega il sindaco Luciano Lapenna (Pd), «abbiamo salvaguardato la costa dove sono consentiti interventi solo a 300 metri dal demanio marittimo ed è stata esclusa la collina di Montevecchio per bloccare l'ulteriore saccheggio». 

Le modifiche apportate alla legge regionale hanno determinato, dopo quattro ore di discussione, il voto quasi unanime da parte dell'assemblea civica: si è astenuto Riccardo Alinovi (Udeur), mentre ha votato contro Francesco Paolo D'Adamo (Pdl).  Nei dettagli del provvedimento, applicato in deroga al piano regolatore, è entrato l'assessore ai lavori pubblici Corrado Sabatini (Idv), il quale ha reso noto che l'aumento di volumetria consentito è condizionato al rispetto dei parametri energetici, mentre l'assessore alle politiche sociali, Marco Marra (Prc) ha spiegato che «abbiamo votato il piano solo perché sono state apportate modifiche migliorative rispetto al testo originario.

Abbiamo reso accettabile una brutta legge», sottolinea l'esponente di Rifondazione secondo il quale è stato raggiunto l'obiettivo di «venire incontro a determinate esigenze: si dà la possibilità al proprietario di un appartamento di avere una stanzetta in più».  Il consiglio ha rinviato per mancanza del numero legale la discussione sulla perimetrazione del piano della costa teatina e il piano chioschi.

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