Caposquadra Sevel bastonato sotto casa

Aggredito mentre parcheggia l’auto al rientro dal lavoro. Ha ferite gravi alla testa. Il figlio: aiutateci a trovare chi è stato

CASTEL FRENTANO. È stato aggredito alle spalle nel garage di casa e colpito alla testa con un bastone di legno. È successo giovedì sera in un vicolo in mezzo alla case del centro storico di Castel Frentano. La vittima, caposquadra alla Sevel, è ricoverato in ospedale a Lanciano con ferite al capo e un piccolo ematoma tenuto sotto controllo dai medici. Si tratta di un’aggressione mirata, non a scopo di rapina, sia per le modalità sia perché alla vittima non è stato rubato niente.

L’uomo e i suoi familiari sono scossi, non si spiegano il brutale gesto che i carabinieri stanno ricercando nella vita e nell’ambiente di lavoro dell’uomo. Giovedì sera Domenico Ferrante, 59 anni, stava rientrando a casa intorno alle 23,30, dopo aver finito il secondo turno nello stabilimento Sevel di Atessa. Stava parcheggiando l’auto nel garage, che si trova in un vicolo di via Camillo De Lellis, dietro l’ingresso principale di casa, in pieno centro storico. L’uomo ha aperto lo sportello della macchina ed è stato aggredito alle spalle. Con un bastone, probabilmente di legno, è stato colpito tre volte alla testa e una sull’occhio.

L’aggressore si è accanito su di lui quando era in piedi e sia dopo che si era accasciato per i colpi ricevuti. Sangue è stato ritrovato sia fuori che dentro l’auto. Lo sconosciuto ha colpito anche l’auto, che presenta ammaccature profonde. Le urla dell’uomo, che nel frattempo è riuscito a suonare il clacson per richiamare l’attenzione di familiari e vicini, e il rischio di essere visto da qualcuno hanno fatto fuggire via l’aggressore. Qualcuno è riuscito a vederlo di spalle: giacca marrone, cappello in testa e piccolo di corporatura, è l’identikit del bruto.

«Prima di mezzanotte qualcuno poteva essere a passeggio in corso Umberto, magari ha notato questa persona con un bastone in mano», è la speranza di uno dei figli di Domenico, Giacinto, che lancia un appello: «Chiunque ha visto qualcosa si può rivolgere alle forze dell’ordine o a noi».

Ferrante è tenuto sotto osservazione nel reparto di neurologia del Renzetti. La prognosi è di 30 giorni, ma c’è un piccolo ematoma che i medici sperano si riassorba senza bisogno di operare.

Sull’aggressione indagano i carabinieri della compagnia di Lanciano e della caserma di Castel Frentano. Apparentemente nella vita dell’uomo non ci sono motivi che possano spiegare il gesto, che siano diverbi o attriti con qualcuno. Gli investigatori indagano a 360 gradi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA