Cartelloni non autorizzati multate due agenzie

5 Gennaio 2014

VASTO. Sanzioni pecuniarie e ingiunzioni di pagamento per un totale di 1.320 euro per aver affisso cartelli pubblicitari senza la prescritta autorizzazione. Due agenti immobiliari e una commerciante...

VASTO. Sanzioni pecuniarie e ingiunzioni di pagamento per un totale di 1.320 euro per aver affisso cartelli pubblicitari senza la prescritta autorizzazione. Due agenti immobiliari e una commerciante sono i destinatari delle sei ordinanze emesse in questi giorni dal dirigente, Enzo Marcello, sulla scorta di una serie di controlli effettuati dalla polizia municipale tre anni fa. Le violazioni al regolamento comunale sulle pubbliche affissioni sono state accertate nel 2010 in alcune zone della città. Stando al verbale redatto dai vigili urbani i due agenti immobiliari avevano affisso su delle recinzioni metalliche dei cartelli di diverse dimensioni che pubblicizzavano la vendita di alcuni appartamenti. Il regolamento prevede una sanzione amministrativa che va da un minimo di 103 a un massimo di 1.032 euro, ma gli interessati erano stati avvisati dai vigili della possibilità di poter effettuare il pagamento in misura ridotta, pari a 206 euro, somma lievitata a 220 euro in virtù delle spese di notifica. Uno dei due agenti immobiliari è stato multato tre volte, dovrà quindi versare nelle casse del Comune 660 euro.

È andata meglio all’altro titolare che, avendo totalizzato due violazioni, dovrà pagare 440 euro.

Nel mirino della polizia municipale è finita anche una commerciante che per pubblicizzare l’attività di vendita del proprio negozio, aveva pensato di affiggere sulla ringhiera del balcone di una palazzina due cartelloni senza essere in possesso dell’autorizzazione. Anche in questo caso è scattata la sanzione di 206 euro che doveva essere versata entro 60 giorni dalla data di contestazione o dalla notifica del verbale.

Sia i due agenti immobiliari e sia la titolare del negozio avevano la possibilità di contestare la sanzione inviando scritti difensivi, documenti e richieste di audizione, ma nessuno si è avvalso di tale opportunità. Sono quindi scattate le ingiunzioni.

Anna Bontempo

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