Case popolari, c’è la graduatoria: assegnati i primi cinque alloggi

29 Settembre 2023

Ammesse 78 delle 139 domande presentate. Raddoppiano le richieste per gli appartamenti comunali L’assessore Di Campli: «Collaborazione con l’Ater e più fondi in bilancio per fare la manutenzione»

LANCIANO . Comune, Ater e Caritas diocesana sono concordi: quella abitativa è la prima emergenza da affrontare oggi. E lo dicono i numeri, almeno quelli delle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari Ater e delle case parcheggio del Comune: 139 le domande arrivate (+30% rispetto agli anni passati) e 78 quelle ammesse per gli alloggi Ater; 84 le domande per le case parcheggio, ossia gli alloggi per chi rischia di finire in strada. E arrivano le prime risposte: 5 gli appartamenti appena assegnati della graduatoria Ater dal Comune.
«Dopo un lavoro di collaborazione attento e scrupoloso del Comune e dell’Ater presieduta da Fausto Memmo, si è arrivati a definire un quadro della situazione abitativa attuale visto che, l’ultimo bando dell’ente su cui si lavorava, risaliva al 2019», spiega l'assessore alle Politiche della casa Graziella Di Campli, «oggi, a fronte di 139 domande arrivate per una casa popolare, sono 78 quelle ammesse e finite sulla graduatoria delle assegnazioni che è definitiva. Questa regolamentazione ci ha permesso di consegnare le prime 5 case. Un numero che sembra scarno, ma non lo è affatto (tra l’altro si aggiunge alla quindicina di alloggi consegnati tra canone sociale e convenzionato nell’ultimo anno, ndc), che può aumentare e che a sua volta permette al Comune di liberare le case parcheggio che l’ente può sistemare e riconsegnare a chi ha bisogno. E sono tanti ad avere bisogno».
Sono infatti 84 le domande fatte per un alloggio comunale, mentre nel bando 2020 erano state 38. Sono più del doppio perché l’emergenza abitativa è esplosa con la pandemia e cresce con l’aumento del costo della vita. «L’obiettivo di Comune e Ater è recuperare gli alloggi che ci sono», riprende Di Campli, «anche se non è facile e prevede investimenti ingenti». Che l’amministrazione Paolini ha impegnato prevedendo in bilancio circa 240mila euro per le manutenzioni degli appartamenti. Altra tecnica è quella di recuperare spazi adattando gli alloggi alle famiglie: case grandi abitate da nuclei familiari numerosi. Spesso invece non è così e per questo l’Ater ha pubblicato il bando per la mobilità: 24 le domande arrivate.
Ma c’è anche chi ha una casa in affitto, non riesce più a pagarla e chiede aiuto alla Caritas: «Quella abitativa è la prima emergenza che c’è e l’affrontiamo ogni giorno», dice Fernando Di Cicco, responsabile Caritas diocesana, «è un problema che deriva anche dal lavoro: molti hanno contratti interinali o a termine e quindi non possono neanche sottoscrivere un contratto d’affitto. Poi c’è il problema delle bollette, sempre più care. È un’emergenza che coinvolge sempre più famiglie e persone d’ogni età».
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