san vito

Catenaro: sul resort nessun reato

Il sindaco e l’inchiesta della Procura: abbiamo agito correttamente

SAN VITO. «Rispettiamo l’operato della magistratura, siamo fiduciosi che la vicenda si chiarirà convinti della correttezza del nostro operato, della nostra onestà personale e di quella di tutti i consiglieri che hanno votato le delibere sul Resort dal 2007 a oggi».

Così il sindaco Rocco Catenaro commenta l’inchiesta della Procura di Lanciano sul “caso- Resort” costata a lui, agli assessori dell’attuale e vecchia giunta, ai vertici della Pagliaroli gruop, la società che intendeva realizzare la struttura ricettiva a Colle Foresta, gli avvisi di garanzia in cui si contesta il reato di abuso di ufficio. «Ci viene contesto l’abuso di ufficio», spiega Catenaro, «per aver attivato una procedura amministrativa per l’approvazione della variante al Prg che cambiava la destinazione d’uso del terreno di Colle Foresta da agricolo a turistico-ricettivo, diversa da quella che secondo il consulente della Procura doveva essere attuata. Ma la procedura nostra rispetta la legge regionale 18/83 e ciò sarà dimostrato. Volevamo realizzare un’opera che avrebbe ridato impulso all’economia locale, alle casse comunali in rosso, e dato 250 posti di lavoro. Ora tutto si bloccherà. «Se c’erano dubbi sulla procedura adottata», ha sottolineato l’assessore Comini, «sarebbe bastato fare ricorso al Tar e in poco tempo si sarebbe chiarito tutto. Ci viene contestata la procedura adottata, perché per il tecnico della Procura avremmo dovuto fare un accordo di programma che può essere utilizzato invece solo tra enti pubblici e non tra un Comune e un privato. La procedura da noi utilizzata ha invece coinvolto numerosi enti che hanno espresso pareri favorevoli».

A dare avvio all’inchiesta è stato un esposto presentato dall’ex sindaco Gianfranco Basterebbe (Pd) considerato da Catenaro «pretestuoso e infondato». (t.d.r.)

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