Centro commerciale, no della Cgil

Gissi, Aliprandi (Filcams): «Il settore è in crisi, resti la Golden Lady»

GISSI. «Basta con i nuovi centri commerciali. Difendiamo l'economia nel rispetto delle potenzialità artigianali e produttive del territorio, incentivandole con stimoli tecnologici di ricerca e sviluppo». Sergio Aliprandi, segretario della Filcams-Cgil, stigmatizza la scelta dell'amministrazione comunale di Gissi di offrire alla Golden Lady l'opportunità di realizzare una cittadella commerciale.

«La storia è sempre la stessa. Ogni centro commerciale che apre tenta di superare il record del precedente», afferma Aliprandi. «Ogni pretesto è buono per elencare i vantaggi di un centro commerciale. I centri commerciali sono diventati punti di riferimento. Uno spazio fisico che assume il ruolo di spazio sociale e di aggregazione. Non sappiamo se sia l'offerta a modificare la domanda o viceversa».

A subire le conseguenze, a parere della Filcams-Cgil, è l'organizzazione del lavoro: turni costantemente modificati a seconda delle esigenze aziendali, orari di lavoro frammentati con un utilizzo incontrollato del part-time, aumento estremo di isolamento sociale, soprattutto per le lavoratrici.

«A volte i lavoratori passano dentro i centri commerciali dieci ore al giorno», sostiene Aliprandi. Dopo aver ricordato che a Vasto nord ha aperto qualche mese fa l'Eurospin e a Vasto sud ci sono due centri commerciali, il Costa Verde e Insieme, il sindacalista ricorda che la legge regionale vieta la concessione di spazi oltre i 2.500 metri per nuove attività commerciali della grande distribuzione.

«La Filcams non si è mai opposta ad opere per la riqulificazione urbana, né tantomeno alla competizione leale di grossi marchi di vendita a vantaggio dei consumatori. E' però decisamente contraria ad avallare operazioni che, sfruttando una esigenza di momentanea improduttività della Golden Lady, si trasformino in occasione di uno sviluppo commerciale di cui non si sente il bisogno», afferma il segretario provinciale della Filcams-Cgil ricordando il numero di ore di cassa integrazione concesse nel 2009 in provincia di Chieti: 9.736.153. E il danno economico annuo subito da ogni lavoratore dipendente in "cassa": 7.516 euro.

«E' arrivato il momento di aprire un dibattito serio e approfondito sul presente e sul futuro della Val Sinello e del Vastese. Altro che progetti avveniristici ed ecosostenibili», è la richiesta del sindacato.

E questa mattina nella sede della Provincia il futuro dello stabilimento della Golden Lady e dell'area industriale di Gissi sarà al centro della Consulta del lavoro convocata dal presidente, Enrico Di Giuseppantonio. L'incontro è stato indetto dopo le richieste pressanti del capogruppo consiliare di opposizione in Provincia, Camillo D'Amico (Pd) per discutere della Val Sinello in crisi. Saranno presenti oltre alle istituzioni, i rappresentanti dell'Assoindustria, i sindacati e i dirigenti dell'industria tessile mantovana. (p.c.)

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